POLITICA
Incendio Stir, il Pd: “Al danno si aggiunge la beffa dello sciacallaggio politico”

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“Puntuali come i temporali di questi pomeriggi di agosto, giungono gli sciacalli della politica nostrana nel cinico e mal celato tentativo di trarre vantaggio e consenso da una sciagura. In questo caso, si tratta dell’incendio dello Stir di Casalduni. Altrove di eventi ben più gravi. Identica la matrice culturale e il DNA degli sciacalli. Genova docet”. A scriverlo in una nota è il Pd sannita.
“Inutile ricordare a costoro come, difronte ad un evento del genere, probabilmente doloso (come dimostrerebbe il successivo tentativo di appiccare il fuoco sul medesimo impianto a distanza di 24 ore), le Istuzioni preposte e l’Azienda provinciale SAMTE, che è parte lesa, abbiano da subito provveduto ad evitare il peggio approntando un Piano Straordinario, immediatamente esecutivo, per il conferimento della frazione indifferenziata dei rifiuti (il cui sito di stoccaggio è il più danneggiato dall’incendio) dei 78 Comuni sanniti presso i due Stir di Tufino e Santa Maria CV, secondo un criterio di prossimità territoriale. Tra l’altro, ai due siti già operativi, si aggiungerà, probabilmente, un terzo nella prossima settimana.
Inutile altresì rappresentare ed evidenziare, a codesti novelli «esperti e dotti della monnezza», – prosegue il Partito Democratico – come l’accumulo della frazione indefferenziata dei rifiuti, presso l’impianto di Casalduni, nulla abbia a che vedere con la mancata operatività dell’Ato Rifiuti ma sia, piuttosto, intimamente connessa ai «ritardi» delle evacuazioni presso il Termovalorizzatore di Acerra. Ritardi causati dalle ripetute interruzioni del processo di smaltimento di quell’impianto, come gli addetti ai lavori sanno sin troppo bene. Le conseguenti criticità, effetto delle anzidette interruzioni, ma patrimonio comune di tutti gli Stir della Campania, sono costantemente comunicate, per ciò che concerne il nostro Sannio, alla Regione e alla Prefettura di Benevento.
Né si può immaginare che i pur utili impianti di videosorveglianza, i cui lavori risultano già appaltati e consegnati, con avvio previsto il prossimo 3 settembre, possano rappresentare la soluzione ad eventi di questo tipo, specie se dovesse emergerne, come pare, il carattere doloso. Nella scorsa notte, con l’area dell’impianto per metà occupata dai Vigili del fuoco e per l’altra metà perlustrata da operai dell’azienda, sono stati appiccati due ulteriori focoloai, peraltro prontamente spenti. È evidente che non ci sono, in questo caso, telecamere che tengano. Appare pertanto non più differibile, come d’altra parte richiesto dall’A.U. della Samte, che il sito venga presenziato e sorvegliato dall’Esercito.
La «gestione dell’emergenza» – conclude il Pd – è stata nei fatti pronta ed efficace, se è vero, come è vero, che tutti i comuni sanniti da domattina hanno un sito disponibile dove conferire i propri rifiuti. La crisi, di conseguenza, è stata evitata. Bisogna ora ripristinare rapidamente l’impianto e condurre in porto i previsti lavori di ammodarnamento dello stesso. Si tratta dei requisiti essenziali, ma fattibilissimi, per l’efficientamento del ciclo dei rifiuti nel Sannio, in condizioni di assoluta sicurezza. Si eviti, dunque, la vacua polemica strumentale. Ne gioveremmo tutti, cittadini ed operatori del settore”.