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Indennità e straordinari, la Cisl: “Polizia Municipale di Benevento verso lo sciopero”

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“Ancora una volta siamo costretti a registrare l’assoluta mancanza di volontà, da parte dell’Amministrazione Comunale di Benevento, nel voler risolvere problemi e difficoltà dei propri lavoratori e dell’intera macchina organizzativa dell’Ente”. A comunicarlo in una nota è il segretario generale della CISL FP IrpiniaSannio, Antonio Santacroce.
“Nonostante formali rassicurazioni fornite in sede di Prefettura – aggiunge il referente territoriale CISL FP IrpiniaSannio, Antonio Forgione – gli impegni presi, nei confronti dei lavoratori del corpo di Polizia Municipale e complessivamente nei confronti di tutti i dipendenti interessati, sono stati disattesi.
Spettanze maturate da tempo per prestazioni rese dai dipendenti non sono state liquidate nonostante tali competenze siano relative ad istituti contrattuali non necessariamente legati alla sottoscrizione del contratto integrativo ma solo alle prestazioni (turnazioni, reperibilità, straordinari ecc.).
I regolamenti, essenziali e faticosamente approntati, giacciono nelle competenti commissioni e l’organizzazione del lavoro non riesce a decollare né a trovare un tavolo di confronto.
Per questo, responsabilmente, come organizzazione sindacale abbiamo deciso di indire un’assemblea per il giorno 7 aprile 2018 dalle ore 12.00 alle ore 15.00 per comunicare ai lavoratori la mancata conciliazione in merito alla controversia e l’avvio delle procedure per una forte mobilitazione a difesa dei diritti, della dignità e del salario dei lavoratori appartenenti al Corpo dei Vigili Urbani del Comune di Benevento.
Negare i diritti contrattualmente riconosciuti ai lavoratori sicuramente non aiuta per la garanzia dei servizi ai cittadini.
Promuovere vertenze di lavoro per la tutela dei diritti e degli interessi dei lavoratori in questo delicato momento non favoriscono certamente le casse Comunali già in sofferenza.
Il rispetto delle norme contrattuali, il riconoscimento della giusta retribuzione per le prestazioni lavorative rese è quello che si chiede.
Ricordiamo – conclude il sindacato – che le questioni poste esulano dalla pur necessaria approvazione del contratto integrativo sul quale abbiamo formulato proposte affinché lo stesso sia il più equo, equilibrato ed esigibile possibile evitando forzature e zone “grigie” con interpretazioni e gestioni molto discrezionali come purtroppo accaduto con il passato”.