Sindacati
Sanità, Franzè (Fp Cgil): “Salvaguardare il lavoro degli infermieri del carcere”

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“La Fp Cgil, da tempo si interessa della problematica attinente il servizio sanitario, garantito in carcere dalla Asl, per il tramite degli infermieri, oltre che dei medici e degli OSS. Ce ne occupiamo da tempo, perchè si e’ determinata la spiacevole e grave circostanza, per cui questo personale dopo addirittura 17 anni (in diversi casi), il 16 Aprile, perderà il lavoro. Essendo questi infermieri, contrattualizzati “a partita iva”, perderanno l’ impiego, perché la Regione Campania, vieta il ricorso a tali forme di lavoro”. Così in una nota il segretario generare della Fp Cgil di Benevento, Giannaserena Franzè.
“Creandosi un ulteriore grave problema: quel servizio lo dovranno garantire gli infermieri dipendenti della Asl – prosegue -. Questi ultimi già in numero insufficiente, in diversi distretti, per motivi vari, primo tra tutti, il blocco del turn over di questi anni, non sono peraltro formati per garantire la peculiare professionalità che richiede un contesto cosi “delicato”, qual’ e’ il carcere di Benevento. Contesto del quale la FP CGIL, solo pochi giorni fa, ha denunciato serie carenze, avendovi fatto una ispezione con la segreteria nazionale. Orbene, conseguenza diretta delle nostre insistenti richieste e rimostranze, degli ultimi mesi e giorni, mosse alla direzione generale della Asl; riscontriamo nelle ultime ore che, il Dott. Picker, ha preso contatti con gli uffici regionali, per vagliare la possibilita’ di “ stabilizzare” quegli infermieri, che abbiano la necessaria anzianità di servizio, come da noi prospettatogli.
Altre strade, immaginate da altri sindacati, sono certamente tecnicamente non percorribili secondo noi – conclude la nota -. Questa soluzione potrebbe richiedere un po’ di tempo x la sua concreta realizzazione, ma sarebbe l’unica seria, in quanto consentirebbe a chi e’ da anni precario di non esserlo più e avere un lavoro stabile, e a chi attualmente garantisce la propria professionalità’ nelle numerose strutture distrettuali Asl, di continuare serenamente a farlo. Ci spettiamo ancora un volta il massimo impegno, professionale e umano, da parte della Direzione Generale della Asl”.