CRONACA
Usura ed estorsioni in Valle Caudina: in appello assolte tre persone

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La IV sez. della Corte D’appello di Napoli ha pronunciato sentenza di assoluzione, nei confronti di Pasquale Colombo, di anni 57, di Montesarchio, difeso dall’avvocato Vittorio Fucci jr, e di Benito Caputo, di anni 55, di Sant’Agata De’ Goti, difeso dai legali Vittorio Fucci jr e Sandro Della Ratta.
Come si ricorderà, Pasquale Colombo e Benito Caputo furono tratti in arresto su ordinanza di custodia cautelare del GIP di Napoli, a seguito della richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Napoli, insieme a molte altre persone, perché ritenuti responsabili il Colombo di usura ed estorsione aggravata dal metodo camorristico ai danni di un commerciante e il Caputo, per associazione camorristica, porto e detenzione illegale di arma e violazione della sorveglianza speciale.
Successivamente furono scarcerati, mentre il 55enne Caputo a seguito della sentenza di primo grado che lo condannava a 12 anni e 6 mesi, fu arrestato nuovamente.
Le indagini che portarono alle ordinanze di custodia cautelare erano fondate su intercettazioni telefoniche e ambientali, dichiarazione di presunte vittime e dichiarazioni di collaboratori di giustizia.
La Corte di Appello, oggi, invece, ha riformato la sentenza del Tribunale di Benevento ed ha assolto Pasquale Colombo e Benito Caputo.
Stesso discorso per il 42enne Massimiliano Russo, assistito dai legali Andrea de’ Longis senior e Federica Ventorino, assolto da tutte le contestazioni perché il fatto non sussiste, a fronte di una sentenza di primo grado che lo condannava a 10 anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata, annullando, altresì, tutte le pene accessorie derivanti.