POLITICA
Condizione dei padri separati, le riflessioni del dipartimento tutela vittime Benevento

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“Il Dipartimento tutela Vittime Benevento vuole celebrare la Festa del Papà esprimendo solidarietà e sostegno ai tutti i padri separati che subiscono violenze psicologiche ed economiche da parte delle ex mogli ed ex compagne, le quali strumentalizzano i figli per vendicarsi di un rapporto concluso e a volte anche per generare una rendita economica personale”. Così in una nota il responsabile nazionale del dipartimento di Fratelli d’Italia, Cinzia Pellegrino, e il referente per Benevento, Anna Maria De Vanna.
“E’ necessario riformare le norme che regolano le separazioni ed i divorzi – si legge nella nota -, tenendo il punto sulla effettività dell’affido realmente condiviso (e non di fatto unilaterale) dei figli e rivedendo la contribuzione economica da parte del padre. I padri separati sono oggi a tutti gli effetti una nuova forma di povertà che è in crescita. 200 uomini all’anno decidono di farla finita a causa delle pressioni psicologiche e della indigenza economica. Le sentenze sono molte volte viziate da una visione matriarcale e femminista che riducono l’uomo a mero bancomat ed arrivano a farlo vivere in macchina.
E’ pertanto necessario dare lo status di “prima casa” quella dove il padre separato va a vivere e rendere proporzionale il mantenimento dei figli al suo tenore di vita attuale – conclude De Vanna -. Infine, va rivista la procedura del contributo in favore del coniuge più “povero”, da sempre considerata la donna, in base all’indipendenza o autosufficienza economica dell’ex coniuge che lo richiede. Se la donna ha le capacità e la preparazione da consentirle di lavorare non può continuare a vivere alle spalle dell’ex marito”.
La referente del dipartimento tutela vittime per Fratelli di Italia, Benevento, Anna Maria De Vanna aggiunge: “La Caritas parla, a livello nazionale, di ottocentomila uomini in queste condizioni e anche nel Sannio il dato è in crescita con 3585 utenti che si sono rivolti alla Caritas di Benevento, di cui la maggior parte residenti nel capoluogo. Non meno allarmanti i dati degli avvocati matrimoniali che indicano in Milano e Roma le città con il numero più elevato di uomini diventati poveri che senza l’aiuto delle famiglie originarie vivono per strada.
Pochi sanno che che la legge offre un aiuto in alcuni casi a questi soggetti – prosegue -. Spesso sono le amministrazioni locali a provvedere alla dotazione normativa di quello che viene visto come un serio problema della politica. Il dipartimento si rende disponibile all’ascolto di queste persone , in una società che dimentica chi è emarginato”.