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Don Nicola De Blasio a Ntr24: “Sannio ‘periferia’ non dimenticata dal Papa”
Il direttore Caritas: “Staremo tutti in piedi e insieme. Un segno forte che indica che non esistono privilegiati. Saremo lì con i migranti dei nostri Sprar, che sono quasi tutti di religione musulmana, ma anche loro parteciperanno per stare con Francesco e promuovere il dialogo interreligioso. Perché la pace si costruisce con le relazioni”Ascolta la lettura dell'articolo
“E’ un onore ricevere la visita del Papa. Francesco viene per ringraziare un santo della nostra terra. Non è solo questo, però: dietro all’evento c’è un’idea forte, quella del Santo Padre che va sempre nelle periferie”. Così il direttore della Caritas di Benevento, don Nicola De Blasio, parla dell’imminente visita della guida della Chiesa cattolica nel Sannio. Lo ha fatto nel corso del format di Ntr24 “Lo Scacchiere”, condotto dal giornalista Antonio Tretola.
“Bergoglio – ha aggiunto il parroco – non cerca i grandi scenari. Non a caso, Padre Pio quando ricevette le stimmate disse, in riferimento a Pietrelcina e Piana Romana: ‘Qui c’è stato il paradiso’. Il Papa viene a suggellare questo e lo fa in una terra che è stata dimenticata, che è fuori dalle grande linee di comunicazione. Un territorio, però, che non è dimenticato da Francesco che guarda agli ultimi.
Lui – ha aggiunto De Blasio – ha la certezza e la speranza che proprio partendo dagli ultimi si possono rilanciare i territori. Un messaggio di speranza che ci dice che non siamo soli e che se lavoriamo uniti possiamo raggiungere grandi mete. Un tema che è anche il programma episcopale di Felice Accrocca, quel ‘Camminiamo insieme’ che vuol dire stare vicini prima come uomini e poi come credenti”.
Un passaggio poi anche sull’organizzazione e sulla scelta di non assegnare posti di privilegio tranne che agli ammalati e alle autorità che avranno il compito di accogliere il Santo Padre. “L’evento – ha concludo il direttore della Caritas – è aperto al pubblico. Staremo tutti in piedi e insieme. Un segno forte che indica che non esistono i privilegiati. Noi saremo lì con i migranti dei nostri Sprar, che sono quasi tutti di religione musulmana, ma anche loro parteciperanno per stare con Francesco e promuovere il dialogo interreligioso. Perché la pace si costruisce con le relazioni”.