Comune di Benevento
Palazzo Mosti, Soreca (Radici) scrive ai consiglieri del Gruppo Misto
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“Pregiatissimi Consiglieri Comunali Delli Carri, Russo, Franzese e Puzio, vi scrivo da cittadino elettore, nonché da colui che ha sostenuto l’attuale Sindaco ed in ultimo da Coordinatore Regionale della associazione politico culturale Radici.
Apprendo da più parti che, dopo la vostra libera e democratica scelta di allontanarvi dalla Maggioranza comunale, vi si chiede (Nunzia De Girolamo) di presentare dimissioni da incarichi ed in particolar modo da quello di Presidente di Commissione comunale, motivando questa richiesta (imposizione) con un non meglio ne identificabile legame con il simbolo di originale appartenenza.
Va bene ricordare a queste persone (la cui storia politica elettorale è fatta di blindature e cambi di casacca) che voi non siete dei ‘nominati’ dal Sindaco o scelti da accordi di partito.
Voi siete stati prima ‘delegati’ dal Popolo Elettore, ovvero dalla massima carica sovrana e poi votati quali Presidenti di Commissione dai componenti della commissione stessa che vi hanno prescelto come ‘persona’ e non come ‘rappresentante’
Il presidente di una commissione non deve svolgere un compito legato ad un simbolo ma svolgere un ruolo istituzionale (convoca le riunioni, decide l’ordine del giorno e cura la trascrizione dei verbali ) per cui considerare che un presidente di commissione si deve dimettere perché non appartiene più alla maggioranza è una forzatura
Non vi è nessuna norma che stabilisca che esso debba essere obbligatoriamente un rappresentante di maggioranza o, a maggior ragione, il rappresentante di un simbolo di maggioranza.
Lo stesso Sindaco Mastella a pochi giorni dopo la sua elezione annunciò che avrebbe voluto dare vita ad una commissione sulla legalità e la trasparenza proponendo di affidare la presidenza ad un esponente dei 5 stelle (opposizione).
Prendiamo ulteriormente ad esempio la commissione di inchiesta del PIU Europa, presidente Vincenzo Sguera, all’epoca esponente della opposizione.
Anzi, da indipendente, non appartenente né alla maggioranza né alla minoranza, un presidente di Commissione sarebbe ideale, fornendo una ulteriore garanzia di correttezza istituzionale non parteggiando né per gli uni né per gli atri e svolgendo il proprio compito con maggiore serenità.
Lo stesso gruppo di maggioranza è stato stravolto da ben tre ingressi di Consiglieri Comunali che l’elettorato aveva escluso dal governo cittadino (nessuno a chiesto o imposto loro di dimettersi da Consigliere).
Lo stesso Sindaco della città ancora deve ben definire una sua appartenenza legittima, dopo essere il capo di un partito il cui simbolo (prima Noi campani ed oggi Udeur) non era presente tra le liste della coalizione vincente.
Concludo senza neppur voler considerare quanto si apprende dalla stampa locale dove un candidato Mastella accetterebbe una alleanza ‘trasversale’ con un candidato della lista Salvini, il che, alla luce delle passate dichiarazioni degli uni e degli altri, rappresenterebbe una vera e propria ‘rivoluzione nell’etica della politica’ (semmai in politica esistesse un’etica comportamentale)
Per cui, se proprio volete esagerare nella correttezza politica che vi contraddistingue, lasciate che (anche in vista del prossimo appuntamento elettorale) sia il Sindaco a comunicare e decidere se vi ritiene degli alleati o se vi ritiene degli oppositori.
Lasciate che sia il Sindaco a dover giustificare all’elettorato una sua ‘sciagurata obbedienza’ a Forza Italia ed alla De Girolamo e voi, solo nel caso sia il sindaco a rinunciare al vostro apporto, se crederete di dover dimostrare il non attaccamento alla poltrona, consultandovi con il vostro elettorato, deciderete di presentare le vostre dimissioni e rimettere ai voti una nuova elezione in seno alle commissioni.
Chiaramente non vi si potrà chiedere sostegno dopo che sareste stati messi (ingiustamente) alla porta. A voi va il mio miglior augurio di buon lavoro con l’auspicio che il Gruppo misto si alimenti di nuove, non improbabili, adesioni”. (Valentino Soreca)