POLITICA
Qualità della vita, Vevoto (LaCittadiTutti): “Il Sud diventi zona fiscale speciale”
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“Dalla analisi annuale, effettuata dal quotidiano Sole 24 Ore, emerge un ritratto impietoso per la nostra città che scivola dal 86° al 95° posto nella classifica sulla qualità della vita. Le reazioni che abbiamo avuto, alla pubblicazione di questa classifica, naturalmente sono le solite frasi fatte che vanno, dallo scaricare le responsabilità sul passato del tipo ‘Abbiamo ereditato una città immobile’ oppure dai soliti discorsi, retorici, stantii e monotoni, ma soprattutto privi di concretezza del tipo ‘occorre più investimenti per le aree interne per dare un futuro ai nostri giovani’”. Così in una nota Gianluca Vevoto dell’associazione #LaCittadiTutti di Benevento interveniente per commentare i dati sulla qualità della vita.
“Se uscissimo dal nostro microcosmo cittadino e dessimo uno sguardo più ampio, a livello di macro-area – prosegue la nota -, la classifica annuale del Sole 24 ore, presenterebbe un paese sempre più scollato, in cui la forbice Nord – Sud continua ad allargarsi in misura preoccupante. Per spiegare questo scollamento, molti scavano nel passato, rileggendo in maniera critica un periodo della nostra storia, quello risorgimentale, per molti anni raccontato in maniera agiografica e non tenendo presente la verità storica di quel periodo. Di questo, anche lo scrivente se ne è occupato, con un convegno tenuto nel gennaio 2011 sulla questione meridionale, ma se è vero che l’unità della nazione sia innegabilmente avvenuta a discapito del Sud, ciò non può essere una cartina di tornasole per giustificare problemi atavici di oltre 150 anni. Il nostro vero problema al di là degli investimenti e della mancanza di infrastrutture è quello di avere una classe dirigente che da tempo ha abdicato al suo ruolo di guida e promotrice di modernizzazione del territorio, abituata a vivere di intermediazione e rendite di posizione. A titolo di esempio, senza scomodare i Savoia o i Borboni voglio riportare un episodio, sulla pochezza della classe dirigente meridionale. Qualche anno fa, nella Bicamerale sul federalismo fiscale, in cui si discuteva sulla ripartizione dei fondi sugli asili nido, è stato scelto, per tale ripartizione, il criterio della spesa storica e non del fabbisogno, un criterio che ovviamente danneggia di molto i comuni popolosi del mezzogiorno, in base al quale, se non si è mai fatto un asilo nido, non era possibile accedere ai fondi per farlo.
Tutto questo – spiega Vevoto – è stato possibile grazie ad un trasversalismo politico, ma territorialmente omogeneo di parlamentari settentrionali. In commissione però erano presenti anche 5 parlamentari meridionali, che ahimè sono rimasti silenti oppure assenti al momento della votazione, favorendo con la loro ignavia uno scippo per i nostri territori. Quindi, come anche scrivemmo un anno or sono nell’introduzione del nostro programma elettore, il problema del Sud e della nostra città in particolare, non sono la mancanza di elemosine elettorali o di patrimoni relazionali capaci solo di illuminare un obelisco, ma è la mancanza di una vera classe dirigente che abbia una visione strategica e di lungo periodo del territorio, una visione in grado di mettere a sistema tutti gli attori presenti, che siano associazioni di categoria, istituti di alta formazione e politico-istituzionali. Dato che siamo prossimi alle elezioni politiche, ci sentiamo di fare un appello ai nostri rappresentati territoriali (qualcuno in odore di riconferma), invitandoli, al di là delle varie posizioni politiche, di fare sintesi in nome del territorio, in modo da poter portare avanti dei provvedimenti, non localistici, ma di macro-area tramite i quali è possibile stimolare la crescita di tutta la macro-regione meridionale.
A tale scopo – conclude la nota – invitiamo i nostri futuri parlamentari di farsi promotori, affinché il Sud, tutto il Sud, e non solo determinate aree identificate con il termine di zone franche, diventi una zona fiscale speciale, magari pensando ad una flat-tax su scala macro-regionale per irpef e irap, un pò come succede in alcuni paesi europei come l’Irlanda. Solo con una visione di sistema e con un lavoro di squadra che possa superare le visioni campanilistiche, è possibile riscrivere nei prossimi anni una classifica diversa del Sole 24 ore. In caso contrario, come diceva Alphonse de Lamartine diverremo, come in parte già sta accadendo, soprattutto alla nostra amata Benevento ” Monumento crollato, abitato solo dall’eco! Polvere del passato, sollevata da un vento sterile. Terra, dove i figli non hanno più il sangue degli avi! Dove, su un suolo invecchiato gli uomini nascono vecchi…”.