Assunzioni alla Gesesa, Soreca (Radici) attacca il presidente Abbate

“E’ la seconda volta che Luigi Abbate rimarca che lui non deve dare conto e risposte ai cittadini, in merito alle ultime assunzione alla Ge.Se.Sa. Lo fa, probabilmente, dimenticando che lui è Presidente della Ge.Se.Sa. nominato dal Sindaco su delega del Popolo beneventano e non perché ne è vincitore di concorso. Forse una tale risposta possono accettarla i componenti della Commissione Finanze, probabilmente è una risposta sulla quale può sorvolare il Sindaco, già in passato oggetto e soggetto di amarezze causate dall’Abbate. Sicuramente una risposta che non può restare inevasa alla città, ancorché socia della stessa azienda che motiva il suo diniego perché privata”. Così in una nota Valentino Soreca, coordinatore regionale dell’associazione politico-culturale “Radici”.

“Ed ecco cosa sembrerebbe aver dimenticato – aggiunge Soreca – il ‘luigino locale’: non i rappresentanti comunali della città semplicemente elettrice, ma i rappresentanti della città socia, compartecipante ad utili e perdite, non può permettersi di rispondere: non sono tenuto, non siamo tenuti in quanto privati.
Non è allo ‘smemorato di Collegno’ che è stato chiesto di sapere, nomi, modi, costi e condizioni in cui sono stati assunte delle persone, la domanda è stata posta al ‘nominato presidente’ in rappresentanza dei cittadini soci e utenti ovvero ‘investitori’ ed ‘utenti paganti’.

Perché ai bene attenti – prosegue nella nota – non sfugge che se da una parte è diritto improrogabile del socio, sapere ciò che accade all’interno dell’azienda, dall’altra è oltremodo diritto del consumatore comprendere perché i costi di gestione possano lievitare e con essi le ragioni di un aumento della bolletta.
Infatti se la Ge.Se.Sa. ha più costi di gestione, per ‘bilanciare’ dovrà sicuramente ‘spalmare’ (ripartire) questi costi sulla utenza finale ovvero anche sulla città di Benevento (questa è una elementare legge di mercato, anch’essa, probabilmente, sconosciuta agli smemorati).

Vale la pena ricordare al lettore che la Ge.Se.Sa. è una società composta dal Comune di Benevento unitamente al gruppo Acea di Roma (i cui vertici sono stati nominati dalla sindaca Virginia Raggi nell’aprile di quest’anno) e questo, probabilmente lo dimenticano, come se fossero anche loro dei ‘Bruneri e Canella’ i Consiglieri Comunali del Movimento 5 Stelle, seppur dicono di ritenere (giustamente) che da parte di Ge.Se.Sa. ci siano degli obblighi dettati dall’Autorità Anti Corruzione per le Aziende con capitale in parte pubblico e soprattutto che gestiscono un servizio pubblico in regime di monopolio.

Sarà interessante seguirne gli sviluppi di questo increscioso ‘incidente diplomatico’ interno al Comune di Benevento. Quali saranno i provvedimenti che adotterà il Sindaco in merito a questo ‘rifiuto’ (?). Sarà lui stesso ad informare la città (avendone diritto quale socia di minoranza) sulle assunzioni (?). Perchè tanto mistero sulle stesse (?). Cosa altro ci viene nascosto (?). Quanto sono fondate le voci su una lista di altri quindici da ‘assumere o assorbire’ ulteriormente all’interno della stessa azienda? Insomma non si neghino i diritti dei cittadini ma ancora più non si offenda la loro intelligenza.

Noi sulla questione Ge.Se.Sa. – conclude Soreca – ci ritorneremo e non solo per la questione ‘assunzioni’ poiché in questo ‘teatrale’ emblematico caso che sembra volersi ispirare al capolavoro di William Shakespeare, per altro suggerendo al pubblico dell’Amleto di voler intendere Danimarca quale sinonimo di Ge.Se.Sa”.