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Airola, Maltese e Laudando sollecitano la verifica sismica sull’I.C. “Padre Pio”

Intanto il sindaco Napoletano ha richiesto all'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Benevento l'attivazione di un protocollo di intesa per un primo screening su tutti i plessi scolastici di competenza comunale

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“La scuola elementare Padre Pio di via Nicola Romano è sicura?” E’ uno degli interrogativi che i consiglieri di minoranza del Comune di Airola, Bartolomeo Laudando (M5s) e Giuseppe Maltese (DP) pongono attraverso un’interrogazione scritta e inoltrata nella giornata di ieri al sindaco di Airola, Michele Napoletano.

L’interrogazione fa seguito alla mancata risposta da parte dell’ente dopo una nota del 10 agosto scorso indirizzata al primo cittadino e sollecita chiarimenti e risposte da parte di tecnici e organismi competenti.

Non è la prima volta che i due consiglieri di minoranza accendono i riflettori sulla tematica: già a settembre 2016 è stata inoltrata all’ente comunale una richiesta di accesso agli atti, anche a seguito degli interventi di efficientamento energetico sull’edificio scolastico completati lo scorso anno e che, in base a relazioni tecniche del direttore dei lavori, hanno comportato un carico aggiuntivo sui solai di 10Kg/mq.

L’edificio risulta agibile in termini di staticità, secondo quanto riportato da relazioni tecniche del 2003, e confermate anche da una successiva del 2016, ma non sismicamente adeguate alla normativa vigente del 2003 e per questo venivano suggeriti interventi per la mitigazione del rischio sismico.

L’ordinanza n.3274 del 20/03/2003 emanata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri prevedeva, infatti, l’obbligo di procedere entro cinque anni alla verifica sismica degli edifici pubblici e di interesse strategico.

Insomma il plesso di via Nicola Romano è stato sottoposto a lavori per il miglioramento dell’efficienza energetica senza prima verificarne lo stato in termini di rischio in caso di terremoto.

Secondo quanto documentato dai due consiglieri, il Comune di Airola ha perso almeno due finanziamenti utili, uno regionale nel 2016 e uno del Ministero dell’Istruzione nel 2017, per reperire fondi per la verifica sismica.

I consiglieri, dunque, vogliono risposte certe sul “perché la verifica sismica della scuola elementare “Padre Pio” non sia stata ancora effettuata, nonostante l’obbligo normativo del 2003 e non siano stati effettuati gli interventi per la mitigazione del rischio sismico, sul perché prima di investire ingenti somme di denaro pubblico sulla scuola non si sia proceduto alla verifica sismica e se sia stato fatto qualcosa per mettere in sicurezza l’edificio.”

Non si tratta di allarmismo ma di una richiesta per tranquillizzare la cittadinanza:  i dati divulgati dal Miur nei mesi scorsi evidenziano che in Italia almeno 9 edifici scolastici su dieci sono a rischio sismico rispetto a quelle che sono le normative del 2003 e analizzando la statistica ufficiale emerge che “nella provincia di Benevento sono 201 le scuole che non rilevano una progettazione antisismica e soltanto 68 edifici sono a norma.

Ad Airola tra le strutture scolastiche non antisismiche vengono individuate anche l’istituto tecnico commerciale afferente all’I.I.S. “Lombardi”, le scuole dell’infanzia “Bagnara” e San Donato”, quella di infanzia e primaria “Capoluogo” e l’istituto comprensivo “Vanvitelli”.

Intanto nella stessa giornata di ieri il sindaco Napoletano ha fatto richiesta all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Benevento di un protocollo d’intesa con il Comune di Airola per “l’esecuzione di un primo screening finalizzato proprio alla conoscenza dello stato di consistenza di tutte le strutture scolastiche cittadine e propedeutico ad un’eventuale e successiva valutazione dell’efficienza a i fini sismici.”

Nel documento pubblicato sull’albo pretorio dell’ente viene riconosciuta la necessità di una verifica dello stato di tutti i plessi scolastici comunali, e in considerazione della mancanza di specifiche risorse, si confida in uno spirito di collaborazione istituzionale con l’ordine professionale.

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