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Telese Terme e Pd, l’attacco del gruppo consiliare “Telese Riparte”

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“L’imminenza delle elezioni politiche nazionali ha trasformato la nostra Città nella passerella del Partito Democratico di cui il Sindaco Carofano è membro direttivo. Come nei migliori manuali di propaganda, la macchina elettorale si è messa in moto e giù ad inaugurare presidi sanitari preesistenti facendo passare per concessione quello che era un atto dovuto. Giù a promettere l’arrivo di fondi ministeriali e/o regionali in settori strategici come edilizia scolastica, infrastrutture, riforestazione etc.. tutto all’insegna di quella demagogia e populismo che vanno tanto di moda nella classe politica al governo”.
Così in una nota il gruppo consiliare “Telese Riparte”, che aggiunge: “Non si è sottratto al suo ruolo di degno rappresentante del PD anche il locale commissario cittadino, Giovanni Moriello che all’arrivo del Presidente De Luca si è fatto trovare con la “lista della spesa” pronto ad illustrare i lusinghieri numeri della nostra cittadina ed a proporre una via di sviluppo sostenibile per la crescita locale all’insegna del potenziamento dei servizi della sanità e non solo.
Così, il gruppo politico di Telese Riparte, tramite il suo capogruppo in consiglio comunale, rileva che finalmente la parte politica dell’amministrazione comunale, ovvero il Partito Democratico di Telese, ha dato un segnale di vita su quello che potrebbe essere il futuro della cittadina telesina. Ad intervenire, a valle delle considerazioni apparse sui giornali qualche giorno fa a firma del commissario telesino del PD, è Angela Abbamondi. Telese Riparte – scrive Abbamondi – da tempo sollecita un dibattito consiliare sulla redazione di un nuovo strumento urbanistico comunale (PUC) che costituisce uno strumento programmatico e di prospettiva necessario e non più rinviabile. E’ necessario che sui temi di sviluppo sociale – economico ed urbanistico si instauri un dibattito serio e costruttivo, senza preconcetti e retaggi di partigianeria.
Che Telese sia una cittadina a vocazione terziaria – aggiunge il consigliere Abbamondi – lo dimostrano i numerosi uffici pubblici e servizi privati presenti sul territorio. Centro per l’impiego, INPS, uffici regionali dello Stapa-Cepica, oltre le scuole di ogni ordine e grado che raccolgono un’utenza di quasi 2000 studenti, i numerosi patronati, la Caserma dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, il Commissariato di Polizia ed infine, ma non per ultimo, le cliniche private e i laboratori analisi, il poliambilatorio dell’ASL e tutti gli altri servizi sanitari che assieme alle Terme offrono, nella sostanza, un ventaglio di servizi elevatissimo e variegato per una cittadina di poco più di 7.000 abitanti in un territorio di meno di 10 chilometri quadrati. A ciò vanno aggiunti i numerosissimi studi medici specialistici che arricchiscono notevolmente l’offerta.
Sull’argomento interviene anche il consigliere Fuschini, dichiarandosi soddisfatto e sorpreso dell’analisi del PD Telesino, “non fosse altro – scrive Vincenzo Fuschini – perché l’intervento di Moriello, in qualche modo, rende giustizia delle decisioni importanti operate dalle precedenti amministrazioni”. Fuschini in particolare si riferisce alle scelte che consentirono alla Fondazione Maugeri di approdare a Telese. “Una vicenda che vide l’allora sinistra telesina non certamente collaborativa! Come contraria e critica la stessa parte politica, allora in minoranza, lo fu sulla realizzazione della fondovalle Isclero, sulla realizzazione del centro ecclesiale e ancora di più sull’attuale e ancora vigente Piano Regolatore, tutt’oggi stigmatizzato ma non modificato neppure dopo sette anni di amministrazione a guida PD. Su quest’ultimo punto – sottolinea Fuschini – prendo formalmente atto che la sinistra Telesina ammette che ‘Telese Terme ha avuto la crescita in termini percentuali, più alta e veloce della Regione Campania e non per fini speculativi, ma per domanda di servizi’. Sono quasi certo – continua Fuschini – che oggi il PD e con esso Carofano avrebbero votato a favore della delibera n. 28 del’11 giugno del 2001 con la quale il Consiglio Comunale di Telese approvò – con i soli voti contrari degli esponenti dell’allora Democratici di Sinistra e quindi anche di Carofano, la ‘Richiesta di localizzazione di un’area per la costruzione di una Casa Privata ( ndr attuale GEPOS) per prestazioni in regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo e/o diurno’. Un progetto che prevedeva, tra l’altro, un livello occupazionale di 200 unità, escluso il personale medico. Ed infine – conclude il conigliere Fuschini – fa veramente piacere il riconoscimento all’Impresa Minieri da parte del PD telesino per i servizi di alta fascia che riesce ad erogare – visto le posizioni che invece il partito ha avuto nell’ultimo trentennio (1980 – 2010)”.
“Dobbiamo auspicare, dunque, – dice il capogruppo Angela Abbamondi – che l’outing fatto dal PD di Telese circa una rivisitazione storica delle scelte delle passate amministrazioni, sia il punto di non ritorno dal quale finalmente ripartire per un confronto serio e serrato su quello che dovrà essere la nostra Telese in un futuro non troppo lontano. Il gruppo di Telese Riparte è pronto a fare la sua parte e con senso di responsabilità non intende sottrarsi al dibattito dando il proprio contributo propositivo ma perchè ciò avvenga è fondamentale il rispetto delle reciproche posizioni, anche differenti, senza pregiudizi né posizioni di parte o precostituite, convinti come siamo che alla luce dell’attuale paralisi amministrativa che impedisce a Telese lo sviluppo che merita e vanifica le molteplici potenzialità del territorio rimaste ad oggi inespresse, è necessario guardare avanti con ottimismo fattivo e sulle scelte strategiche non si può essere ostaggi dei tatticismi né tanto meno dei retaggi storici”.