CULTURA
Auser, chiusura per la pausa estiva con la lezione di Collina sul mito di Orfeo

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Chiusura delle attività dell’Auser-Uselte per la pausa estiva giovedì scorso 15 giugno. Ad intrattenere i partecipanti il Prof. Guseppe Collina, già dirigente scolastico con una tematica sicuramente impegnativa e coinvolgente: Il mito di Orfeo da Virgilio a Calvino.
Dopo una breve presentazione del Prof. Biagio Osvaldo Severini, che ha introdotto il relatore, ci si è subito immersi nell’interpretazione di un mito che ha affascinato scrittori, artisti e poeti nell’arco dei secoli. Ma perché questo mito ha rappresentato sempre un elemento di fascinazione intellettuale? Forse perché in esso si legge l’eterno conflitto tra la vita e la morte, tra la luce e le tenebre? Forse perché mettendo a confronto la storia e la leggenda offre l’immagine concreta dell’inesorabilità del destino? Da queste domande si è dipanato il racconto di Virgilio che vede la discesa agli Inferi di Orfeo quale toponimo letterario e poetico, mentre Ovidio narra con dovizia di particolari come Euridice sia morta e quanto Orfeo sia determinato a riavere con sé la moglie, utilizzando lo strumento del canto. In epoche più vicine a noi, nella narrazione di Cesare Pavese, il mito di Orfeo si snoda attraverso l’acquisizione della consapevolezza della potenza canto che altro non è se non una profonda ricerca di se stesso.
Di tutt’altra natura la visione di Italo Calvino che vede in Orfeo colui che conosce veramente la Terra perché la vera Terra è rappresentata degli Inferi, mentre l’uomo, che vive sulla Terra non la conosce davvero se non attraverso lo strumento ingannevole del canto.
L’ultimo, non meno suggestivo passaggio, è stato l’ascolto della canzone che Roberto Vecchioni ha dedicato al mito di Orfeo: Euridice.
“In vista della pausa estiva – scrive la presidente dell’Auser-Uselte, Adriana Pedicini – desidero esprimere un grazie particolare a tutti coloro che hanno collaborato come Relatori alle attività associative di Auser-Uselte, ai soci tutti, ai simpatizzanti e alle testate giornalistiche tutte sempre disponibili e tempestive nel pubblicare i nostri comunicati. Un grazie doveroso a Lucia De Francesco, che mi ha sostituito affettuosamente negli ultimi incontri culturali”.