Comune di Benevento
Palazzo Mosti, De Nigris (Noi Sanniti) risponde a Sguera e Farese

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“Dalle riflessioni dei Consiglieri comunali del M5S, Sguera e Farese, in merito alla recente approvazione del Consiglio comunale dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, mi sarei aspettato considerazioni più ampie. Soprattutto sulle origini che hanno determinato l’attuale condizione di dissesto. L‘assenza di qualunque riferimento a questo importante dettaglio, che ciascuno potrà comunque verificare nella relazione che accompagna la delibera consiliare, non assicura terzietà di giudizio. L’intervento è pertanto da omologare al pensiero unico dell’opposizione”. Così in una nota Luigi De Nigris, Capo gruppo di “Noi Sanniti”, risponde ai consigliere del M5S.
“Nel loro commento – aggiunge la nota -, Sguera e Farese citano le pagine del nostro programma di mandato, ma omettono però di evidenziare alcuni passaggi essenziali. Nello stesso, considerata la disastrosa condizione di partenza, è infatti previsto un adeguamento continuo per aggiornarlo ed adattarlo alle esigenze imposte dalle contingenze e dal variare del contesto socio-economico di riferimento. Da qui discende che l’azione di questa amministrazione deve essere valutata nell’arco dell’intero quinquennio e non dopo solo dieci mesi. Riguardo invece le ulteriori osservazioni dei colleghi dei 5S, la rettifica di una delibera posta all’attenzione del Consiglio comunale ed un mio deciso richiamo per ottenere una maggiore interazione tra i diversi livelli (consiglieri ed assessori, assessori e strutture tecniche), ritengo si tratti di atteggiamenti che vanno valutati positivamente. Sono infatti la dimostrazione della grande attenzione che ciascun Consigliere comunale di maggioranza esercita nello svolgimento del mandato politico-amministrativo. Una garanzia per tutti, anche per i nostri oppositori.
Infatti – spiega De Nigris -, a differenza degli amministratori del M5S, perennemente condizionati dal “ghe pensi mi” in salsa genovese o dalle indicazioni che ricevono dal loro “sacro blog”, tra noi non vige alcun condizionamento. Anzi, ciascuno è costantemente invitato ad offrire il proprio contributo per approfondire e verificare gli argomenti in discussione. Ciascun componente può quindi esprimersi e commentare pubblicamente, in carne ed ossa, senza nascondersi dietro i “bit” di un personal computer o di uno smartphone.
Una condizione completamente differente rispetto a quella imposta e seguita dai rappresentanti del M5S – conclude -, costretti ad avallare una di tre o quattro proposte predefinite dalla Ditta, che sceglie l’agire politico ed amministrativo dei suoi adepti, con un software proprietario, a codice chiuso, che non da alcuna garanzia di controllo (e quindi di libertà e democrazia)”.