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Gesesa e atleti insieme per regalare una seconda vita allo storico “Campo Coni”
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“Il rischio è che la pista ceda completamente sotto il peso degli anni e che l’attività sportiva venga abbandonata”. A parlare con amarezza è il presidente della “Libertas Amatori” Benevento, Giovanni Caruso.
Lo ha fatto questo pomeriggio lungo il corso Garibaldi dove insieme con i suoi atleti più giovani si è ritrovato per un’iniziativa in collaborazione con la Gesesa. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini a donare il 5 per mille alla società sportiva che dalla fine degli anni ’80 si occupa di atletica leggera in città. Un compito svolto egregiamente in un quartiere, il Rione Libertà, dove i luoghi di aggregazione diventano fondamentali per tanti giovani che spesso vedono nello sport l’unica via d’uscita da situazioni non sempre semplici. Accanto all’aspetto sociale ci sono i grandi risultati sportivi, culminati con l’accesso alle Olimpiadi di Rio del marciatore Teo Caporaso che proprio nel “Campo Coni” ha mosso i primi passi.
Oggi sono circa 150 gli atleti, giovani e meno giovani, che sono costretti ad allenarsi tra crepe e buche lungo la pista.
L’impianto, costruito nel ’56, attualmente è di proprietà della Provincia di Benevento, ma la spending review e le travagliate vicende dell’Ente di piazza Castello non hanno permesso mai un intervento concreto di riqualificazione.
“Per rimettere a nuovo la struttura – ha concluso Caruso – ci vogliono 250mila euro”. Una somma impossibile da raccogliere per una società sportiva. Per questo in campo è scesa la Gesesa che, nell’ambito delle iniziative per il sociale e lo sport, ha stanziato 20mila euro.
Una base di partenza importante che, unita al contributo dei tanti sanniti che amano lo sport, potrebbe far tornare a nuova vita l’impianto e dare ancora una possibilità ai tanti atleti sanniti che, come Caporaso anni fa, coltivano il sogno olimpico.