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Festa della Liberazione, Melchionna (Cisl): “Il 25 aprile assume un valore ancora maggiore”

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“L’importanza delle celebrazioni del 25 aprile, assume oggi un valore ancora più pregnante e significativo. Questa affermazione non è uno slogan lanciato alla vigilia di una ricorrenza, ma una convinzione forte di chi crede fermamente nei valori della Pace e della Convivenza Civile.
Partiamo dai valori della democrazia che sono, per la nostra Italia, il frutto delle lotte partigiane e del sacrificio di chi si è battuto per il diritto al lavoro”. Così in una nota il segretario generale Cisl IrpiniaSannio Mario Melchionna
“Siamo convinti – prosegue il sindacato – che il “ricordo” abbisogna in modo forte di “esercizi di Pace” e di convivenza con altre religioni, pensieri politici e popolazioni. Occorre ripartire sicuramente dall’esperienza storica della “nostra storia democratica e repubblicana” per costruire quel movimento popolare capace di alimentare il “desiderio universale di pace” tanto caro a Papa Francesco. Gli eventi terroristici recenti di Copenaghen, Berlino, Parigi ancora una volta hanno messo a dura prova i valori culturali e morali dell’accoglienza e dell’integrazione pacifica nonché della giustizia sociale dell’intera Europa.
La Cisl – sottolinea il segretario – invita tutte le organizzazioni governative, associazioni sindacali, di volontariato, Onlus a “gridare” il proprio “NO” convinto alla guerra ed alle sopraffazioni, preparando in modo condiviso, il terreno dove far crescere “l’albero della Pace”, partendo dalle realtà territoriali e spingendoci sino all’Europa. Senza lavoro non c’è sviluppo, progresso, libertà. Non si può prescindere dal lavoro per creare una persona completa che le permetta di esprimersi in modo compiuto e sentirsi importante per tutta la comunità e per tutta la società”.
Questo è il messaggio che la Cisl IrpiniaSannio lancia ai giovani del territorio che ancora attendono di poter realizzare i propri sogni e realizzarsi nel modo del lavoro: il patrimonio di idee, valori, passione civile non deve esser disperso ma alimentato e curato per poter garantire quotidianamente la tenuta democratica del nostro Paese ispirandoci all’art. 1 della Nostra Carta Costituzionale “l’Italia è una Repubblica Democratica fondata sul Lavoro”.