Associazioni
Autismo, la “mail mob” delle famiglie della Campnia per sensibilizzare la Regione

Ascolta la lettura dell'articolo
Le famiglie delle persone con autismo di tutte le province della Campania, sostenute dalle Associazioni “Noi un sorriso e gli autismi”, ” La forza del silenzio”, “Emotiva…mente Napoli” , “fABA Famiglie bambini autistici”, “Coordinamento CampaniaAut2016” hanno unito il loro grido di aiuto ad essere sostenuti dalla Regione nella loro lotta quotidiana, con una Legge Regionale adeguata e concretamente utile.
Alla vigilia della promulgazione della Legge 134 dedicata ai disturbi dello spettro autistico e ai disordini del neurosviluppo , si sono virtualmente uniti in una richiesta di aiuto concreto, utilizzando il sistema del “mail mob”.
In tarda serata, probabilmente a causa delle esponenziali quantità di mail sopraggiunte in Regione Campania, i server e gli indirizzi sottoelencati risultano scollegati. I genitori continueranno a monitorare l’iter rimanendo in attesa della legge, fiduciosi che la Campania si distinguerà per l’eccellenza della stessa e per la sensibilità di coloro che vorranno redigerla accuratamente, cosicché finalmente le persone con autismo e le loro famiglie avranno una legge che li tuteli e garantisca loro una vita dignitosa.
Di seguito, il testo della lettera inviata alla Regione Campania:
Invio la presente in qualità di……di un bambino autistico di ….anni e, in considerazione dell’imminente approvazione definitiva della legge regionale in materia di disturbi dello spettro autistico ed organizzazione dei servizi a favore delle persone in età evolutiva con disturbi del neurosviluppo e patologie neuropsichiatriche (regg.genn. 69, 90 e 290), vorrei ribadire alla S.V. ed al consiglio tutto le esigenze primarie e imprescindibili, riconosciute da tempo anche a livello comunitario, di cui tale legge dovrebbe farsi portatrice nell’interesse reale delle famiglie e dei bambini e/o ragazzi affetti da autismo: la piena libertà di scelta terapeutica da parte delle famiglie, con possibilità di gestione indiretta (il centro deve essere solo un’alternativa possibile per le famiglie, anche in ragione della
scarsa copertura territoriale, dell’esosità dei costi, dell’adeguatezza della terapia rispetto al singolo caso); il rafforzamento del ruolo delle famiglie; la continuità assistenziale e terapeutica in tutti gli ambienti della vita quotidiana, nonché tra età evolutiva ed adulta.
La Comunità Europea ci impone di legiferare in tal senso, garantendo alle famiglie il supporto migliore e più adeguato al singolo caso, anche attraverso il sostegno all’assistenza indiretta. Alle famiglie va garantita la piena libertà di scelta e la possibilità di individuare il piano terapeutico ed assistenziale migliore per il proprio figlio, territorialmente ed economicamente accessibile. Non è più possibile aspettare oltre e si confida nella volontà di dare un sostegno concreto alle famiglie, che non sia solo quello teorico e di principio delle previsioni normative. Ve lo chiede mio figlio ………., ve lo chiedono le numerose famiglie Campane, ve lo chiede una famiglia che quotidianamente vive l’autismo”.