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Come prevenire i difetti genetici, al “Guacci” incontro con Gioacchino Scarano

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Interessante e istruttivo incontro, questa mattina, 7 marzo, all’Istituto Magistrale Guacci di Benevento, con il dott. Gioacchino Scarano, primario emerito di Genetica Medica Azienda Ospedaliera Rummo di Benevento, nonché responsabile del Registro Campano Difetti Congeniti, in un seminario organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Medici di Benevento.
Il tema era quello affrontato lo scorso 3 marzo in tutto il mondo, nella terza Giornata mondiale dei difetti congeniti – World Birth Defects Day (WBDD): come prevenire quelle malattie che insorgono in gravidanza e che condizionano, a volte in maniera radicale, la salute futura dell’individuo che nasce, ma anche della famiglia di origine, nonché della società tutta.
“Un bambino ogni venti nati” ha esordito il dott. Scarano “nasce con difetti congeniti. È vero che prima erano molti di più, ma rappresenta ancora una cifra spaventosa”. In questo campo sono stati fatti passi da gigante, negli ultimi decenni, sia grazie alla collaborazione internazionale, sia grazie ai progressi della scienza medica, in particolare nel campo dello studio del DNA, che ha portato a farci comprendere l’ottanta per cento di queste malattie, mentre fino a cinquanta anni fa, ne conoscevano solo un venti per cento.
Oggi si comprende che le cause delle malattie genetiche possono essere molteplici. Si va dalle malattie genetiche delle famiglie d’origine, a quelle croniche dei genitori del nascituro. Ma possono incidere anche malattie infettive sopravvenute in gravidanza, nonché erronee assunzioni di farmaci. Ma a ciò vanno anche aggiunti stili di vita non salutari delle future mamme.
Anche in questo campo, le azioni di prevenzione primaria rappresentano una priorità assoluta nella sanità pubblica, anche per le conseguenze che le malattie genetiche possono avere come causa di mortalità o di patologie menomanti e invalidanti.
Le azioni di prevenzione vanno attuate, nel periodo pre-concezionale e peri-concezionale, attraverso la promozione nelle donne in età fertile di stili di vita sani con particolare riferimento all’eliminazione di alcool e fumo di sigaretta e alla promozione di un’alimentazione equilibrata e corretta, anche tramite l’integrazione con acido folico, e a evitare o minimizzare l’esposizione a agenti teratogeni e genotossici (quali farmaci, agenti infettivi, xenobiotici ambientali e occupazionali).
Il dott. Scarano ha quindi molto insistito sulla necessità di far aumentare la conoscenza dei rischi connessi alla maternità, anche grazie ad una maggiore informazione che si può oggi reperire anche su internet, in particolare su siti affidabili, quali “pensiamociprima.net”, da lui consigliato in particolare ai giovani presenti al seminario e che anche loro, un domani, consapevolmente dovranno affrontare il delicato passaggio della procreazione.