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Paduli, dal Consiglio l’ok al Regolamento IUC: De Lucia attacca l’amministazione

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“Nel Consiglio Comunale del 30 marzo 2017, l’Amministrazione comunale ha approvato il Regolamento IUC (Imposta Unica Comunale). La stesura dello stesso era stata più volta sollecitata dal gruppo di opposizione Feleppa per Paduli.
Finalmente la maggioranza – scrive il capogruppo dell’opposizione “Feleppa per Paduli”, Alessandro De Lucia – ha proposto un regolamento in materia che se da un lato va a disciplinare l’applicazione dei tributi prevedendo una serie di riduzioni che la legge consente di considerare e che potevano essere applicate in percentuali maggiori, dall’altro non tiene conto della situazione economica e di crisi che vede attività commerciali, artigianali, professionali e imprenditoriali in genere vivere in forte affanno e difficoltà e che ha portato già diverse attività a chiudere i battenti.
Tale regolamento – aggiunge nella nota – non prevede nessuna agevolazione, come da noi invece proposto continuamente, per le attività in crisi o per chi vuole intraprendere una nuova attività. Non è prevista, inoltre, nessuna agevolazione per le coppie giovani che decidono di mettere su famiglia; nell’ultimo regolamento Tarsu, invece, tali coppie erano esentate dalla tassa sui rifiuti per i primi due anni dalla costituzione del nucleo familiare.
In un momento di forte recessione demografica per il Paese in cui per i giovani è difficile mettere su famiglia non si fa nulla per invertire la rotta.
Allo stesso tempo anziché aiutare le imprese, le attività commerciali ed incentivare i giovani ad intraprendere nuove attività si vanno ad aumentare la TARI per le utenze non domestiche con percentuali cha vanno dal 5 % al 45% fino al 494% in alcuni casi e mantenere la TASI al 2 per mille.
Se è vero che la TARI è stata ridotta per le utenze domestiche del 5-9% (però l’anno scorso aveva subìto un aumento di pari percentuale circa) – spiega l’esponente dell’opposizione – è altrettanto vero che si è continuato a porre un freno ed un ostacolo al PIL locale ignorando la situazione di grave difficoltà e non considerando che l’aumento delle tariffe non comporterà maggiore introiti ma spingerà sempre più attività a pagare in ritardo o a non pagare proprio; nei casi più estremi vedremo altre attività chiudere le porte e abbassare le saracinesche.
Anche per quanto riguarda la Tassa sui servizi indivisibili (Tasi) è stata confermata l’aliquota del 2 per mille ma a fronte di un gettito tributario importante non vengono assicurati né ai cittadini né alle attività ed alle imprese i servizi minimi; le strade, le infrastrutture, l’illuminazione pubblica versano in condizioni pietose, in alcuni casi al limite della fatiscenza.
Pertanto – conclude De Lucia – invitiamo l’Amministrazione Comunale a rendersi conto di tutto ciò, a prenderne atto e ad effettuare le dovute correzioni e integrazioni prima dell’approvazione del Bilancio di Previsione 2017”.