CRONACA
Benevento, sequestrata l’ex conigliera adibita a centro di prima accoglienza

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Sequestro preventivo dell’ex conigliera di contrada San Chirico, alla periferia di Benevento, finita nelle scorse settimane al centro delle polemiche dopo un’inchiesta giornalistica che denunciava presunte irregolarità sulle certificazioni obbligatorie e sulla destinazione d’uso come centro di prima accoglienza per migranti.
Questa mattina il Nas Carabinieri di Salerno, coadiuvato dai militari del Comando Provinciale, hanno eseguito il decreto emesso dal Gip del Tribunale locale, su richiesta dei magistrati della Procura. Due le persone indagate per i reati di frode nelle pubbliche forniture e violazioni al Testo Unico sull’edilizia.
Secondo gli inquirenti, infatti, i due avrebbero adibito l’immobile a centro di prima accoglienza realizzandolo in assenza del necessario permesso di costruire, effettuando un cambio destinazione d’uso da palestra a uso abitativo: la struttura, inoltre, sarebbe sprovvista dei requisiti di sicurezza per l’incolumità delle persone che lo occupano, perché priva delle prescritte certificazioni di abitabilità e antincendio.
L’attività di indagine prende avvio anche da una pregressa ispezione al centro di prima accoglienza per cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, nel corso della quale emersero carenze strutturali e organizzative nonché la mancanza delle certificazioni di agibilità e abitabilità. Una misura cautelare, quella adottata oggi, con l’obiettivo – scrive in una nota il procuratore Giovanni Conzo – “di assicurare dignitose condizioni igienico, sanitarie e strutturali e tutelare la salute e l’incolumità degli occupanti, in fuga da Paesi con guerre in corso e gravissimi problemi economici”.
Sulla vicenda è intervenuta anche l’associazione Altrabenevento, che ha ricostruito gli ultimi avvenimenti: “Il 4 gennaio in quel fabbricato furono trasferiti in tutta fretta i richiedenti asilo ospitati fino ad allora in un ex agriturismo di Vitulano, chiuso improvvisamente per motivi tuttora ignoti. Il direttore della cooperativa Maleventum dichiarò su alcuni organi di stampa e sui social network che la struttura di San Chirico era stata autorizzata regolarmente dalla Prefettura e che tutti i suoi centri denominati Damasco, erano perfettamente in regola.
In realtà, come Altrabenevento ha ricordato diverse volte, quel fabbricato è stato costruito agli inizi degli anni ’80 per l’allevamento e la macellazione di conigli. Poi, con alcune successive varianti è stato autorizzato come impianto sportivo. Nel 2004 fu presentata domanda di condono per l’uso abitativo ma i relativi oneri non sono mai stati pagati per intero e quindi il permesso di costruire in sanatoria non è stato mai rilasciato.
Il fatto fu denunciato ad ottobre scorso dal responsabile dello Sportello Unico per l’Edilizia, Luigi Panella, che il mese dopo è stato trasferito. A gennaio la struttura è stata autorizzata dalla Prefettura.
Contestualmente il proprietario presentava al Comune di Benevento una pratica per la sanatoria, poi ritirata proprio a causa del mancato pagamento degli oneri del condono”.