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Prostitute al Rione Ferrovia, il L@p: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”

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“È di pochi giorni la notizia che nel rione ferrovia sono stati istituiti dei banchetti al fine di raccogliere firme per denunciare e demonizzare il fenomeno della prostituzione. Certo è un dato con il quale fare i conti l’incremento del fenomeno della prostituzione, ma non affatto meramente riconducibile a chi spesso è costretta suo malgrado a prostituirsi. Se si fosse più riflessivi, di certo ci si accorgerebbe che la questione riguardante la prostituzione non è isolata e schiacciata sulle donne stesse, ma è correlata e deriva da un altro fenomeno quale quello della macro e microcriminalità che spadroneggia sul territorio beneventano e che di certo non mira esclusivamente al guadagno ricavato dalla prostituzione”. Così in una nota gli attivisti del L@p Asilo 31 che, questo pomeriggio, hanno promosso un presidio al Rione Ferrovia di Benevento.
“Il caso – spiega la nota – ha suscitato nei buoni e coscienziosi cittadini del quartiere in questione una profonda vergogna ed un ossequioso senso civico tanto da spingerli a propagandare una vera e propria “caccia alle streghe”. A sostegno della campagna uno striscione recante la scritta : No alle prostitute. La coscienza certamente limpida e a posto di chi predica bene e razzola male nelle proprie mura ha determinato una staffetta anti-solidale nei confronti delle donne in questione. Sono stati finanche allestiti dei banchetti per raccogliere firme affinchè le istanze dei cittadini, non di tutti per fortuna, fossero accolte: emarginare il fenomeno sociale attraverso la supervisione di un poliziotto di quartiere che indentifichi e allontani le prostitute.
I valori piccolo borghesi di una società ai limiti di una chiusura e arretratezza culturale non indifferente – attaccano dal L@p – sono sintomatici di chi, nel proprio bigottismo, si pone come unico obbiettivo quello di allontanare e da sé una realtà che di fatto esiste da tempi assai remoti. Si crede a torto, quindi, di vivere in una società evoluta perché rinnega e condanna il fenomeno della prostituzione che, al contrario, andrebbe legalizzato e tutelato. Bigottismo triviale che cade di fronte alla figura di Cristo, che esclamò : -chi è senza peccato, scagli la prima pietra!- osannata da chi, invece, oggi addita le prostitute come aberrazione e degrado della società. Una vera e propria roccaforte di odio e di tenebrose paure la società odierna che lascia margine di parola a chi oggi istiga e aizza le persone alla barbarie e all’ ostilità nei confronti degli ultimi siano essi poveri, prostitute, migranti non fa differenza.
Non a caso – aggiungono gli attivisti – proprio in questo quartiere pochi giorni or sono i seguaci dello xenofobo Matteo Salvini hanno provato a fomentare la caccia alla streghe. La guerra tra poveri, la persecuzione delle minoranze sono solo alcuni dei punti del manifesto propagandistico di Matteo Salvini e del suo movimento nazista: non ultima la minaccia di creare ronde xenofobe che incitano a cacciare, quartiere per quartiere, i migranti che vi abitano, proprio come i fatti sopra citati. Il sud è il territorio sul cui capo pende il macigno di una presunta arretratezza sociale, un sud che, isolato qualche esempio tra cui quello sopracitato, però, racconta una storia diversa da quella di Salvini, una storia che ha origini profonde nella radicalizzazione di temi quali solidarietà tra pari nei territori e esaltazione delle diversità e non mortificazione delle stesse. Le parole delle destre xenofobe non appartengono a quel Sud ribelle che si mette in discussione ogni giorno attraverso processi di democrazia diretta e dal basso, processi che nascono dalla volontà di edificare una società aperta ed eclettica, che abbia come unico caposaldo la solidarietà tra pari. Il sud smentisce ogni giorno i dogmi estemporanei propagandati da Salvini, rinnega l’accerchiamento e la gogna mediatica a cui sono sottoposti i più deboli.
L’11marzo Matteo Salvini sarà a Napoli – conclude il L@p – e quel giorno dobbiamo essere numerosi per difendere la nostra cultura che è un affascinante pullulare di etnie, una storia di accoglienza e dignità, di ribellione e resistenza. Il l@p Asilo 31 per questo motivo organizza un pullman che partirà da via Firenze 1”.
Francostars
9 Mar, 2017 a 20:09
Che male fanno le prostitute maggiorenni e consenzienti ed i loro clienti sulle strade, se non compiono intralcio al traffico, sporcizia e/o atti osceni sotto la vista pubblica? Basta con quest’assurda “Meretriciofobia”.
Karina2017
10 Mar, 2017 a 14:58
Francostars eres muy hipocroto. Non ce libera scelta in prostituzione. Tutte le donne fano prostitute per rasones economique. Non ce justo que por essere povere sea obligatta subir violentza. Deve punire senza pieta lo cliente, el es lo primero que sfruta una situazione desesperata de la donna, el es lo que hace la violenza, i tambien los proxeneti.
Ma senza clienti, non sera proxenetismo.