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Sindacati

Inps, la protesta dei lavoratori: “La nuova sede inadeguata e senza riscaldamenti”

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Stato di agitazione e due ore di protesta a causa delle condizioni nelle quali sono costretti a lavorare. Questa mattina è andata in scena l’assemblea del personale dell’Inps di Benevento, indetta da sindacati e Rsu, per manifestare alla direzione il ‘grave disagio’ che stanno subendo.

Secondo quanto si legge in una nota, l’attenzione è focalizzata sul trasferimento della sede dai locali di via Calandra a quelli di via Foschini, spostamento “compiuto sulla pelle dei lavoratori, i quali, da mesi, sono costretti a lavorare in un cantiere aperto”.
I lavori di ristrutturazione della sede, alla data del trasferimento, – aggiunge il comunicato – non erano ancora completati, e sono tutt’ora in corso, con la conseguenza che da mesi si è costretti a inalare polvere, sopportare rumori assordanti e, come se tutto ciò non bastasse, subire le conseguenze di scelte di progettazione completamente inadeguate.

In particolare, quella dell’impianto termico “si è basata sull’assunto che non servissero caloriferi negli spazi comuni, tra l’altro molto ampi, non solo, anche negli ambienti dove sono presenti i condizionatori è stata rilevata una temperatura, pari a 14° nonostante il termostato ne segnalasse 22°, situazione inaccettabile tanto da mettere in discussione l’idoneità dei locali”.

Alla già evidente inadeguatezza dell’impianto, si aggiunge che lo stesso, nonostante sia di recentissima installazione, ha subito una serie di guasti: perdite di liquido refrigerante, rottura di pezzi fondamentali come un compressore, che ne vanificano il funzionamento. Si segnala, in particolare, l’incresciosa condizione dei colleghi, allocati al quarto piano, che dal 22 dicembre sono completamente senza riscaldamento a causa dei notevoli ritardi anche nell’assistenza e manutenzione dell’impianto.

Conseguenza di tutto ciò – spiegano i sindacati – è che la permanenza nei locali durante l’orario di lavoro è diventata insopportabile, anche tenendo presente le bassissime temperature di questo periodo. Ancora più grave è il disagio subito al CML di sede: è intollerabile che si accolgano persone, già in precarie condizioni di salute, in ambienti insufficientemente riscaldati dove gli stessi medici sono costretti ad operare indossando cappotti, cappelli e sciarpe. La stessa situazione si riscontra presso l’agenzia di Telese dove l’impianto di climatizzazione e riscaldamento non funziona correttamente e non è prevista alcuna soluzione del problema.

Tutto ciò incide in maniera rilevante sulla produzione con conseguente rallentamento nell’erogazione dei servizi al cittadino. I lavoratori non sono più disposti a tollerare la lesione del proprio diritto alla salute e al proprio benessere lavorativo. Pertanto – conclude la nota – chiedono all’amministrazione che venga al più presto assicurata la tutela di questi diritti fondamentali con interventi strutturali e non soluzioni improvvisate adottate fino adesso, quali la fornitura di stufe che ha provocato ulteriori disagi, causando l’interruzione dell’energia elettrica per sovraccarico energetico e conseguente interruzione dell’attività lavorativa per ripristino della rete informatica.

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente provinciale dell’Inps di Benevento Antonio Follo.

“Le rigide temperature registrate in Benevento nei giorni scorsi hanno impietosamente messo a nudo le innumerevoli carenze strutturali della “nuova” sede provinciale Inps di Via Michele Foschini per l’apertura della quale pure avevamo, responsabilmente, sottoscritto i migliori auspici – scrive il dirigente -. L’utenza dell’Istituto, composta prevalentemente da anziani ed ammalati, nei giorni scorsi ha dovuto subire gravi disfunzioni a causa del malfunzionamento del pur nuovo impianto di riscaldamento. In particolare nell’area della sportelleria e della sala d’attesa del Centro Medico Legale si sono registrate temperature inaccettabili esponendo gli utenti a disagi e sofferenze. Gli stessi ambulatori medici, ove i pazienti devono dismettere i propri abiti per effettuare le visite cliniche, erano in condizioni assolutamente inaccettabili. Tali da costringere i componenti delle commissioni mediche ad operare indossando abiti pesanti, sciarpe e cappelli.

L’Inps ha il dovere sacrosanto di rispettare la propria utenza che – come detto – è rappresentata soprattutto da cittadini deboli e cagionevoli sia per età che per condizione psico-fisiche – prosegue la nota -. A nostro avviso si rendono indispensabili, indifferibili e prioritari interventi di carattere strutturale che mettano in sicurezza l’edificio rimediando agli evidenti errori progettuali ed alle scelte scellerate di affrettare il trasferimento prima che fossero conclusi i minimi indispensabili adeguamenti. Esprimiamo, infine, la più convinta, piena e concreta solidarietà ai dipendenti dell’Istituto, costretti a lavorare in condizioni di negazione dei più elementari principi di benessere e dignità. Un intero piano degli uffici interni è da settimane completamente isolato dal riscaldamento a seguito di un guasto di un motore di riscaldamento nuovo ed appena istallato. E negli altri piani la situazione non è di molto migliore.

A tutela della integrità fisica e salute degli utenti, che gli Organi Collegiali dell’Inps rappresentano – conclude -, vigileremo nei prossimi giorni affinché tali richieste siano prontamente ed adeguatamente soddisfatte, nella speranza di non doverci rivolgere ad organi esterni di vigilanza e tutela”.

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