ECONOMIA
Refezione scolastica, a Benevento le tariffe più basse: circa 48 euro il costo mensile
Sono i dati emersi da un'indagine nazionale di Cittadinanzattiva tra marzo e giugno 2016
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Con una tariffa mensile di 47,90 euro Benevento è tra le città meno care del Sud per la mensa scolastica e la meno cara in assoluto in Campania su una media regionale del costo mensile di 65,88 euro e a pasto di 3,29 euro. La media nazionale, invece, è di 81,59 euro per le primarie e di 80,54 euro per l’infanzia.
Sono i dati estratti dal XIV Rapporto di Cittadinanzattiva dal titolo “Sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola”, che contiene al suo interno un focus sulla mensa scolastica.
L’indagine ha coinvolto 79 scuole di 13 Regioni per raccogliere, sulla base di 221 indicatori relativi a qualità, sicurezza, igiene, trasparenza, costi, sprechi, rifiuti, partecipazione legati al servizio di ristorazione scolastica. Quasi 700 gli intervistati di cui: 482 bambini, 95 insegnanti, 89 genitori, 30 rappresentanti delle Commissioni Mensa.
L’indagine è stata svolta fra marzo e giugno 2016 e fra settembre ed i primi di ottobre ed ha riguardato la rilevazione delle rette della ristorazione scolastica in tutti i capoluoghi di provincia, per scuola dell’infanzia e scuola primaria.
Sono state rilevate le rette minime e massime per ogni capoluogo e per tipologia di scuola, nonché la retta media per la famiglia “tipo” individuata dall’Istat con ISEE annuale di 19.900 euro.
Notevoli le discrepanze emerse dall’indagine fra Nord e Sud del Paese che rileva una media annua nazionale di 738,19 euro a famiglia, non sempre sostenibile per molti nuclei familiari.
Tra le regioni più care c’è l’Emilia Romagna con oltre 1000 euro l’anno, mentre la Calabria risulta essere la più economica con una media annua di 500 euro.
Secondo Cittadinanzattiva le differenze tariffarie sono determinate dal fatto che la refezione scolastica è considerata un servizio pubblico a domanda individuale, garantito dal Comune che decide attraverso un’ampia discrezionalità tranne che per i Comuni in deficit.
Il rapporto delinea, inoltre, un quadro nazionale di luci e ombre perché se in linea di massima il cibo è di buona qualità e la pulizia è adeguata, gli ambienti sono troppo rumorosi e non proprio accoglienti.
Dal punto di vista strutturale le mense non brillano: più di una su tre non ha impianti antincendio ed elettrici adeguati, una su dieci è fatiscente, una su cinque non è abbastanza spaziosa, solo la metà risulta accogliente e ben arredata. Senza tralasciare che una scuola su quattro è del tutto priva di un locale mensa.