Rugby
Rugby, il IV Circolo non concede il nulla osta: i genitori di 5 atleti scrivono alle istituzioni

Ascolta la lettura dell'articolo
Una lettera alle istituzioni e alla stampa per raccontare le difficoltà che stanno avendo i propri figli nel ricevere il nulla osta dalla società rugbystica IV Circolo Benevento e poter scegliere di giocare altrove. E’ quanto hanno scritto cinque genitori, rivolgendosi persino al sindaco Mastella e al presidente della Fir, Alfredo Gavazzi.
Questo il testo della missiva:
“I sottoscritti Casciello Gioacchino, Pacifico Antonio, Vallone Ciro, Notariello Franco, Russo Tiberio, genitori degli atleti Casciello Gaetano, Pacifico Angelo, Vallone Francesco, Notariello Francesco Pio, Russo Raffaele scrivono a codesto Consiglio Federale in merito alla richiesta di nulla osta fatta alla società IV Circolo Benevento. I giovani giocatori, che già da oltre due mesi, sono in attesa di ottenere il suddetto nulla osta necessario per poter giocare in altra società di rugby non possono realizzare il loro personale desiderio.
Più volte e in diversi momenti i sottoscritti hanno cercato di trovare un accordo e un dialogo bonario con la società, in persona del presidente Lorenzo De Vanna, non ottenendo in risposta altro che futili scuse e attacchi ai ragazzi. Questi ultimi altro non chiedono di fare esperienze diverse da quelle fatte finora. Con estremo rammarico si mette in evidenza che tale ostinato e ingiustificato diniego viene da un tecnico federale nonché istruttore formatore della Vostra federazione.
Tale decisione negativa viene, inoltre, appoggiata dall’intero consiglio della società IV Circolo Rugby. Tenuto conto che molti di questi ragazzi sono di interesse del centro di formazione della provincia di Benevento e, che comunque non sono interessati a giocare nel IV Circolo, saranno loro malgrado costretti a fermarsi per un anno, non potendo partecipare alle attività sportive. Tenuto conto della giovane età, si sottolinea che tale comportamento non giova alla serenità che un adolescente dovrebbe trovare nel gioco ma che anzi crea malessere e scontento.
Sarebbe auspicabile trovare un modo per ottenere il meglio per i giovani che dovrebbero guardare agli adulti con rispetto, trovando comportamenti di sincerità, disponibilità, apertura mentale, cose che da anni predica questo sport. Molti addetti ai lavori dicono che questo sport è differente, ma a questo punto nutriamo forti dubbi!!!! Ma i giovani ci credono e devono continuare a credere nei loro sogni e, soprattutto, a divertirsi. Quindi, al di là di un regolamento che questa lettera non vuole discutere c’è di più. È necessario mettere in evidenza il lato umano e genitoriale, educativo e responsabile. I genitori si fidano degli allenatori e danno piena disponibilità alle società a cui affidano i figli. La risposta a questa fiducia è la negazione di una libertà indiscutibile: LA SCELTA.
Siamo fiduciosi e speriamo in una buona risoluzione della questione. È con speranza che ci rivolgiamo a codesta Federazione affinché possa dare un segno positivo e di apertura ai giocatori in campo”.