Comune di Benevento
Palazzo Mosti, Pepe stuzzica Mastella: “Rimane sconosciuta l’azione di governo”

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“Il tempo trascorso a fare il Ministro della Giustizia per un governo di centrosinistra deve aver appassionato tanto l’adesso sindaco di centrodestra Mastella che interpreta la sua funzione da Primo Cittadino come accertatore di responsabilità”. Così Fausto Pepe, ex primo cittadino di Benevento, risponde a Clemente Mastella.
“Che stesse intendendo il suo ruolo esclusivamente in funzione della ricerca affannosa degli errori miei e di chi con me ha amministrato per dieci anni – spiega – era abbastanza chiaro, ancor prima della sua nota attraverso la quale non entra nel merito di nulla. Questa linea lo porta però all’immobilismo nella sua azione di governo”.
“Rimane sconosciuta – aggiunge Pepe – quale sia la sua volontà d’azione concreta sulla storia del Malies e su come questa si leghi al dissesto paventato come fosse un atto di cui andare fieri, piuttosto che sul pasticcio della mensa scolastica e dei suoi dipendenti, come intenda agire per l’AMTS o ancora quando intende arrivare alla sottoscrizione del quarto atto aggiuntivo con la Regione Campania per non perdere risorse comunitarie”.
Il ruolo del Sindaco è quello di amministrare e dare soluzioni alle questioni irrisolte. Che io ne abbia lasciate alcune è evidente e non l’ho mai sottaciuto, che lui non sia ancora sulla strada del buon governo della città e della risoluzione delle problematiche aperte è altrettanto evidente. I cittadini di Benevento, hanno scelto di eleggere un sindaco di schieramento politico differente da quello precedente e questa scelta va rispettata, ma le loro aspettative di cambiamento rimangono disattese.
A distanza di tre mesi – conclude il consigliere comunale Pepe – le iniziative politiche di questa Amministrazione sono tutte rivolte al giudizio del passato, legittimo quando accompagnate anche ad un “fare”. È inutile rifuggire dietro alla ricerca di un nemico che le elezioni hanno sconfitto quando contestualmente hanno consegnato l’onere e l’onore del governo. Di responsabilità ed altre vicende possiamo parlane anche pubblicamente, quando preferisce”.