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Al via la stagione venatoria, Ricciardi: si faccia distinzione tra caccia legale e illegale

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“Domenica 18 settembre inizia la stagione venatoria, attività consentita dalla Legge Statale n° 157/92 e dalla Legge Regionale n° 26/12 e smi, il tutto dettagliatamente precisato nel Calendario Venatorio approvato dalla Giunta Regionale e pubblicato sul BURC. Il Calendario Venatorio, prima di essere approvato, è stato sottoposto al parere dell’ISPRA e di un apposito Comitato Regionale nel quale, tra gli altri, fanno parte tutte le componenti associative (ambientaliste, venatorie e agricole) e consente il prelievo di alcune specie di fauna selvatica fissandone tempi, modi e quantità”. Così in una nota Antonio Ricciardi, presidente di Federcaccia Benevento.
“I cacciatori campani in generale e sanniti in particolare – aggiunge – hanno vissuto momenti di incertezza dovuti soprattutto alla divisione di competenze tra la Regione e gli Uffici Territoriali che hanno portato ad una frammentazione delle competenze e nuovi adempimenti procedurali.
Tuttavia la buona volontà dei cacciatori, delle associazioni venatorie e delle istituzioni locali ha consentito di superare gli ostacoli iniziali.
E’ fastidioso, però, sentire ogni anno la solita monotonia di alcune associazioni ambientaliste o animaliste che continuano a confondere i cittadini cacciatori con i bracconieri oppure sostenere che con l’apertura della caccia inizia la strage di animali.
La caccia, in tutte le sue tradizioni e forme, esercitata correttamente e nel rispetto delle norme – prosegue Ricciardi – non è un problema ma la soluzione del problema, utile al territorio e soprattutto a tutela dell’ambiente con la partecipazione anche finanziaria con elevate tasse nazionali, regionali e provinciali che concorrono al mantenimento dell’ecosistema.
La cognizione che la caccia sia incompatibile con i tempi va ridimensionata perché basata più sull’ideologia e sull’emozione che sulla scienza e sulle prove evidenti, lo dimostrano gli atti prodotti dagli studi scientifici elaborati e consegnati alle istituzioni.
Auspico – conclude Ricciardi – un prelievo corretto ed etico che metta in evidenza la caccia legale e possa contribuire a distinguere nettamente quella illegale e chi la esercita mettendo in cattiva luce il mondo venatorio, che rispetti le regole della cultura venatoria anche quelle non scritte. E vale ancora oggi l’affermazione che chiunque può sparare ma non tutti possono essere o saranno mai dei cacciatori. In bocca al lupo a tutti”.