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Sicurezza scuole, Altrabenevento: contraddizioni tra valutazioni della task force e l’ordinanza

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“Sono cominciate oggi le attività didattiche in tutte le scuole della città tranne quelle oggetto di una apposita ordinanza di divieto alla apertura emessa dal neo sindaco. Sono gli istituti San Filippo, San Modesto II, Federico Torre, Mazzini, Pascoli, Moscati, Capodimonte, Grimoaldo Re e Pietà che devono rimanere chiusi perchè, secondo Mastella, una apposita Commissione tecnica di valutazione avrebbe accertato pericoli incombenti per i bambini e gli operatori scolastici.

Si tratta sostanzialmente – scrive il coordinamento di Altrabenevento – di infiltrazioni di acqua, difetti tecnici e pericolo di caduta calcinacci e che però non destano particolare allarme, almeno così riferisce lo stesso sindaco. In verità il primo cittadino subito dopo il terremoto nel centro Italia aveva annunciato, con grande clamore anche alla stampa nazionale, che pretendeva la immediata verifica sulla idoneità sismica di tutte le scuole prima della apertura per dare tranquillità soprattutto alle famiglie.

La commissione tecnica di valutazione, composta dalla Prof.ssa Maria Rosaria Pecce della Università del Sannio, dai Vigili del Fuoco (poi stranamente esclusi nonostante la competenza) dai presidenti degli ordini degli Ingegneri, Architetti e Geologi e dai tecnici comunali De Gennaro e Quaranta, nel verbale del 8 settembre, attesta che da un precedente studio dell’Università del Sannio si “individua un livello di rischio sismico medio-alto per quasi tutti gli edifici esaminati. Tale risultato è dovuto sostanzialmente al fatto che gli edifici sono stati progettati e costruiti secondo indicazioni normative ormai supearte, con azioni sismiche molto inferiori a quelle attuali, con dettagli costruttivi molto carenti rispetto a quelli richiesti attualmente, con irregolarità evidenti in elevazione e in pianta…”. Poi la stessa commissione aggiunge “la attuale analisi che si sta svolgendo in seguito alla richiesta dell’Amministrazione comunale, non può fornire ulteriori informazioni sul rischio sismico, che invece dovrebbe essere approfondito con strumenti articolati e opportunamente pianificati nel tempo, per finalizzare bene indagini ed analisi anche relativi agli effetti di sito”.

Insomma le scuole sono vecchie, il livello di rischio sismico è MEDIO-ALTO ma i sopralluoghi di questi giorni da parte della pomposa commissione tecnica sono serviti solo a verificare la umidità dei solai e la possibile caduta di calcinacci (accertata stranamente senza i Vigili del Fuoco).

E quindi, come fanno le famiglie a stare tranquille? Si nota, però, che il 12 settembre, cioè proprio nei giorni in cui la Commissione Tecnica procedeva ai sopralluoghi nelle scuole, la Giunta Comunale ha approvato la delibera n. 127 ad oggetto “Fondo di rotazione per la progettazione degli Enti Locali- Determinazioni”. Tra gli interventi per i quali l’amministrazione Mastella chiede i finanziamenti alla Regione Campania, figurano anche quelli per “Adeguamento sismico, risanamento strutturale e messa a norma degli impianti” degli edifici Sant’Angelo A Sasso, Silvio Pellico, Federico Torre, Bosco Lucarelli, San Filippo, Nicola Sala e Mazzini.

Quindi – aggiunge Altrabenevento – qualcuno ha accertato che quegli edifici hanno bisogno di interventi per l’adeguamento sismico? Stranamente, però, non è stata disposta la sospensione della attività didattica per 4 di essi: Sant’Angelo A Sasso, Silvio Pellico, Bosco Lucarelli e Nicola Sala..

Insomma, si tratta di edifici per i quali si chiedono finanziamenti per la progettazione e poi per la esecuzione di lavori per “adeguamento rischio sismico” ma non ci sono pericoli? I bambini possono tranquillamente frequentare quelle scuole?

a Commissione tecnica, ad esempio per la scuola Sant’Angelo a Sasso (oggetto di richiesta finanziamento per adeguamento rischio sismico) ha accertato che “sono state rilevate situazioni diffuse d’infiltrazioni d’acqua nei bagni che… in alcune aule vi sono fessure nell’intonaco dei solai che potrebbero essere connesse alle tipologie di laterizio, nonché fessure tra tramezzi/tompagni e struttura portante” ma le attività possono svolgersi regolarmente. Alla scuola Bosco Lucarelli anch’essa da adeguare al rischio sismico, i tecnici hanno notato che “vi sono diffusi fenomeni d’infiltrazioni d’acqua nei solai di copertura e nei bagni, dove oggi si è verificata la caduta di una porzione di intonaco” ma anche questa scuola non è stata chiusa.

Si notano, inoltre, alcune altre significative contraddizioni tra le valutazioni della Commissione Tecnica e la ordinanza del sindaco Mastella. Ad esempio, i tecnici per la scuola Pietà hanno accertato (verbale del 12 settembre) “si rilevano diffuse infiltrazioni d’acqua dal solaio di copertura. All’esterno vi sono delle zone in cui l’intonaco e gli elementi di facciata in cemento armato sono fortemente degradati…”. Poi per la scuola Cretarossa (stesso verbale) scrivono “presenta diverse infiltrazioni d’acqua tra cui una particolarmente estesa….In alcune zone ci sono evidenti fessure che delineano il distacco tra la struttura in cemento armato e le tompagnature/tramezzature.” Però, Mastella con la sua ordinanza ha deciso di tenere chiusa la scuola Pietà ma consente l’attività didattica nella scuola Cretarossa che presenta problemi analoghi.

A leggere bene i verbali della Commissione si scopre che nessuno dei tecnici ha deciso quali scuole possono essere frequentate e quali no, e allora come ha fatto a stabilirlo Mastella? Ci dovrebbe essere una Determina del Settore Tecnico prima della Ordinanza del sindaco?

Adesso l’ex ministro, dopo le roboanti dichiarazioni sulla necessità di verifiche di idoneità sismica per tranquillizzare tutti, si limita a dire che si tratta di piccoli problemi da attribuire alla incuria delle passate amministrazioni, ricordando che la manutenzione ordinaria andrebbe fatta almeno una volta all’anno. Ovviamente questo è anche il ritornello dei suoi plaudenti e gaudenti sostenitori e pure dei grillini mastellati, la componente di destra del Movimento 5 Stelle.

Non ci sono dubbi sulle colpe di Fausto Pepe e company, – conclude Altrabenevento – ma perché Mastella non si è ricordato a giugno che andava fatta la manutenzione nelle scuole? Poi, anch’egli all’ultimo momento ha dovuto fare riscorso al sistema della “somma urgenza” per i lavori che potevano essere programmati e realizzati alcuni mesi fa, senza disagi per molte famiglie.

Possibile che le sue dichiarazioni sui presunti pericoli e la chiusura di alcune scuole sono serviti solo ad attribuire responsabilità ad altri?”.

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