POLITICA
Comunali, Cavallo: “Negli ultimi 10 anni Benevento cenerentola della Campania”

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“Un decennio di malgoverno. Degrado e spreco di denaro pubblico a cui abbiamo assistito ha mandato la città di Benevento a tappeto per cattiva amministrazione. Nei dieci anni di ultimo governo ne abbiamo viste di tutti i colori, facendo diventare Benevento la cenerentola della Campania.”
A dichiararlo in una nota Carlo Cavallo, candidato per il rinnovo del consiglio comunale di Benevento nella lista “Sfidiamoli”.
Cavallo prosegue e dice: “In questo “quadro d’autore”, sono rappresentati tanti avvenimenti che hanno portato la nostra città ad essere costantemente, in posizioni retrograde, come risulta dalle indagini, sulla qualità della vita delle province italiane, pensiamo (nei tempi più recenti), ad esempio:
- alla mensa scolastica fuori uso
- al fallimento dell’azienda del trasporto pubblico AMTS
- alla ricostruzione post-alluvione che non riesce a partire tra ritardi e scarsità di risorse
- la disoccupazione giovanile e delle donne al limite; la città è ferma e manca di spirito di iniziativa
- le scelte sul commercio, che hanno dato priorità alla grande distribuzione come Buonvento, I Sanniti, …e altri supermercati, uccidendo la piccola e media impresa. Basti pensare alle dismissioni e chiusure di negozi di Corso Garibaldi e vie limitrofe, e le perdite subite dai negozianti per la diminuzione di valore dell’immobile acquistato
- gli avvenimenti come il parcheggio di Porta Rufina che è inutilizzato e che sarebbe dovuto servire anche per il Malies, il quale versa in condizioni indecenti e pietose per una città Unesco e di cultura come Benevento, (altro che capitale della cultura).
- i debiti… che sono diventati crediti… (Simon mago!)
- nessuna politica della famiglia e dei giovani
Ebbene tutte queste cose sono sotto gli occhi di tutti e non hanno bisogno di approfondimenti e commenti.”
“Bisognerebbe leggere – continua Cavallo – in tutte le scuole superiori e le facoltà universitarie sannite, l’ordinanza del Gip Pietro Carola con la quale il 19/03/2014 decise i 26 arresti nell’ambito dell’operazione “Tabula Rasa”, condotta per anni dai carabinieri del Comando provinciale di Benevento sotto la guida della Direzione distrettuale antimafia (DDA) di Napoli. Perché i giovani devono sapere dove vivono e perché in loro può riporsi la speranza di un ritorno alla legalità perduta.
Oltre quattrocento pagine raccontano cosa è successo in questa terra, diventata – da tanti anni ormai – quasi uguale alla vicina provincia casertana.
Le uniche differenze (almeno è quello che scriveva il Gip):
1) La relativa povertà e la marginalità produttiva dell’area beneventana rispetto alla più ricca Terra di lavoro, che non consentono in partenza gli stessi guadagni ingenti ai sodalizi criminali;
2) La più agevole sottomissione della maggioranza dei suoi abitanti al pizzo e alle tangenti e l’ancor più diffusa omertà del territorio che hanno evitato, per mancanza di reazioni, gli aspetti più dirompenti e drammatici nell’imposizione del controllo camorrista del territorio.”
“Questo “quadro di autore” – conclude Cavallo – con tutti gli avvenimenti di cui sopra e ancora altro, andrà all’asta tra meno di un mese, alle prossime elezioni amministrative. Stiamo a vedere tra gli elettori, chi se lo aggiudicherà.”