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M5s, tour a Capodimonte: Giangregorio e Mastroianni evidenziano le criticità

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“Coloro che hanno amministrato questa città nell’ultimo decennio hanno mai rivolto lo sguardo verso le periferie per constatare il degrado in cui versano? Facendo un giro per i quartieri periferici, la risposta è spontanea ed è ovviamente no. Facendo poi, un giro nel quartiere Capodimonte, la risposta da spontanea, diviene motivata. I problemi che affliggono il quartiere sono svariati, alcuni sono talmente seri da necessitare l’utilizzo di ingenti risorse perché si avviino a soluzione”. Lo spiegano in una nota Vittorio Giangregorio e Sandra Mastroianni, candidati al Consiglio Comunale di Benevento per il M5s.

“Altri sono problemi che, purtroppo, accomunano il quartiere di Capodimonte al resto della città. Incuria e sporcizia nelle strade e negli spazi verdi, mancanza di cartellonistica stradale, taglio delle corse degli autobus urbani, campane per la raccolta del vetro che fungono da piccole discariche agli angoli dei marciapiedi. Più ti inoltri nel quartiere e maggiore è il degrado, perché evidentemente diminuiscono utenti e lamentele. Così, scendendo verso il depuratore, ad esempio, i marciapiedi ed i segnali spariscono nel verde, improvvisamente, si aprono voragini, appena segnalate con nastri ormai scoloriti e transenne rotte, e le strade diventano scoscese a causa di evidenti frane, che attendono solo la loro naturale soluzione.

La cosa che colpisce maggiormente – sottolineano nella nota – è il fatto che il quartiere Capodimonte disporrebbe anche di strutture in grado di renderlo a misura di cittadino. Il condizionale è d’obbligo perché, se è vero che le strutture ci sono, paradossalmente le stesse non sono fruibili da parte dei residenti. Ci riferiamo al bellissimo parco in via Filippo Palizzi, luogo ideale per famiglie e bambini, spazio concepito per l’incontro e l’aggregazione dei cittadini.

Peccato però, che il mancato servizio di disinfestazione, impedisca la frequentazione del parco nelle calde serate estive, sempre che non si voglia correre il rischio di venire letteralmente mangiati vivi dagli insetti che pacificamente proliferano indisturbati. Stesso discorso vale per il campo di calcetto che si trova proprio al centro del rione, dotato di tutte le attrezzature, compresi spogliatoi e bar con annesso gazebo esterno. Anche questo lo si potrebbe immaginare come punto di ritrovo per giovani e meno giovani nella pratica dello sport ad oggi più amato dai beneventani. Certo sarebbe possibile… Peccato che il campetto in questione sia chiuso e che la mancata manutenzione e i numerosi atti vandalici ne abbiano irrimediabilmente danneggiato le strutture.

Ancora, il ponte San Nicola, chiuso all’improvviso e poi riaperto solo dopo la manifestazione di protesta dei cittadini. Inascoltati attendono risposte gli abitanti che segnalano da anni i pericoli delle rotatorie e degli svincoli nati intorno alla Chiesa e affidati più alla buona sorte che a regole e norme. Insomma, percorrendo il quartiere, effettivamente, sembra di trovarsi in un luogo lontano dalla città, attraversato distrattamente dagli automobilisti e dimenticato dall’Amministrazione. Ma non è così! Al contrario, il Comune e l’IACP, non dimenticano mai di proporre nuove soluzioni e nuove edificazioni come per “Housing Sociale”, negli spazi ancora non edificati del quartiere. I residenti vengono puntualmente ignorati e devono farsi ingegneri e legali, per capire cosa ne sarà del loro quartiere.

Scaricando e visionando i progetti, la meraviglia ti assale, piste ciclabili, campetti e giardini con intorno nuovi edifici e nuovi palazzi. Bellissimi progetti, molto simili a quelli iniziali del quartiere, dove si prevedevano scuole, asili e campi sportivi. Però il trucco c’è e solo chi ha la memoria corta può cascarci. Lì dove oggi si prevede di costruire, – concludono Giangregorio e Mastroianni – erano già previsti giardini e campetti mai realizzati, c’era un bosco intorno al depuratore ed oggi, dopo 30 anni, di nuovo si pitta e si disegna, con la certezza che i palazzi saranno realizzati, i servizi rinviati ed i nuovi cittadini abbandonati. Ti conosco mascherina… questa volta non mi freghi… voto 5 stelle”.

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