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Ministro Boschi a Benevento, a piazza Castello il presidio di protesta

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“Mentre il Presidente del Consiglio Matteo Renzi qualche giorno fa tornava nella sede della Regione Campania per firmare il “Patto per la Campania”, un insieme scomposto di promesse calate dall’alto in vista dell’elezioni amministrative che alludono a soliti interventi straordinari sempre nella consueta e anacronistica ottica dell’emergenza, condita di demagogico populismo democristiano, la Ministra per le Riforme costituzionali, Maria Elena Boschi, farà tappa anche nella Benevento dei vari Del Basso De Caro, Pepe, Del Vecchio, Mastella ecc. a raccontarci la storiella di un Sud chiamato al riscatto e della vicinanza del Partito ai suoi problemi innati”. A scriverlo, in una nota diffusa alla stampa, è il Centro Sociale Depistaggio di Benevento.
“La Ministra Boschi ed il suo capo di Partito e di Governo, almeno qui in Campania, – aggiungono gli attivisti – farebbero meglio ad affrontare i problemi che, invece, attanagliano il Pd stesso, stretto tra il legalitarismo giustizialista del Presidente della Regione, De Luca, e le inchieste giudiziali che vedono protagonisti i vertici campani del Partito per concorso esterno in associazione mafiosa ed altro. La Ministra Boschi, qui a Benevento, farebbe meglio a parlare dei fallimenti dei suoi colleghi locali che hanno amministrato per un decennio. Un dato su tutti: nel 2004 Benevento era tra le province meridionali con il più alto tasso di attività; dieci anni dopo è all’ultimo posto, con la percentuale più bassa di tutt’Italia (fonte: Appendice statistica rapporto UnioneCamere 2015).
Cara Ministra Boschi, per esser chiari: noi, qui al sud, della vostra retorica dello sviluppo e del sotto-sviluppo atavico in cui verserebbe la rozza società del sud, non ne possiamo più; noi, qui al sud, il cemento, gli inceneritori e le trivelle dei vostri amici lobbisti non li vogliamo più; noi, qui al sud, gli interventi straordinari calati dall’alto che distruggono paesaggi rurali e coste, non li vogliamo più; noi, anche qui, da sud, vi spediamo indietro e bocciamo dal basso la Vostra contro-riforma costituzionale perché dissolve di fatto l’identità della Repubblica, concentra il potere sull’esecutivo (cioè nelle vostre mani), riduce la partecipazione democratica, toglie poteri agli Enti e quindi alle comunità locali, mette il bavaglio al dissenso.
Insomma – spiegano dal Depistaggio -, noi, qui a sud, di facce pulite, giovani e belle che nascondono affari sporchi, cricche di criminali in doppio petto, arrivisti e la feccia del capitalismo predatorio, non ne vogliamo vedere più. Noi, qui al sud, alle nostre latitudini e multi-temporalità, con la nostra intelligenza sociale, rivendichiamo il diritto di chi abita nei quartieri e nei rioni delle nostre città di decidere non solo e non tanto chi mandare nei Consigli comunali, che poi sono quasi sempre crocevia di altri interessi distanti anni luce da quelli della comunità, ma di decidere direttamente cosa serve ed è necessario per migliorare la qualità della vita di tutti e tutte e come vanno impiegati i soldi pubblici (ad esempio i tre milioni di euro stanziati a Benevento per cultura e turismo poco più di un mese fa).
Noi, invece, – concludono – abbiamo il dovere morale ed il diritto di lottare per difendere i diritti di tutte e tutti contro la precarietà espansiva del JobsAct, per una istruzione libera dalle logiche di mercato, laica e pubblica, per proteggere i beni comuni (acqua, terra, mare, patrimonio artistico-culturale-paesaggistico) e le città che abitiamo dalla devastazione ambientale, dal saccheggio e dalla speculazione affaristica, quei beni e quegli spazi pubblici che Voi stessi e molti prima di Voi, prima avete contribuito a distruggere e abbandonato all’incuria ed ora volete privatizzare, dismettere, svendere contro la volontà popolare e contro il buon senso. Noi abbiamo il dovere morale ed il diritto di lottare per la democrazia radicale, per la partecipazione diretta di chi abita i quartieri ed i rioni della nostre città e farne luoghi di accoglienza, di resistenza all’oppressione, di liberazione. Renzi e Boschi statevi a casa vostra e posate i soldi nostri”.
Anche i Movimenti per il Reddito si preparano alla protesta: appuntamento sabato mattina alle 9:30 con un corteo che partirà da piazza Orsini per confluire in Piazza Castello e contestare l’arrivo in città del Ministro Boschi.