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Benevento, nello stemma dell’arcivescovo Accrocca c’è lo scudo sannitico

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Una torre d’argento che si staglia su un fondale azzurro, in alto a destra una colomba radiosa d’oro e dal lato opposto una stella d’argento. E’ lo stemma che il nuovo arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca, ha scelto per il suo mandato pastorale.
Le immagini accompagnano il motto scelto dalla nuova guida della Chiesa beneventana: ‘Nisi Dominus ædificaverit’, tratto dal salmo 126 “Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori”.
Non manca un legame con il Sannio: lo scudo che ospita la parte figurata è quello detto sannitico, perché ha la medesima forma di quello utilizzato dai guerrieri sanniti, antichi abitanti delle terre dell’arcidiocesi che a breve sarà chiamato a guidare.
La torre, invece, rappresenta la “casa” dell’arcivescovo, ossia la Chiesa di Benevento, costruita sulla roccia che è Cristo. La struttura s’innalza verso il cielo illuminata da fede, speranza e carità, simboleggiate dalle tre aperture che compaiono sull’edificio. E’ costruita giorno dopo giorno sotto la luce dello Spirito Santo, che ordina e rende salde le “pietre vive” che la formano.
Ciò avviene sotto lo sguardo delicato e attento di Maria, Stella del Mattino, “Vergine fatta Chiesa”. Un richiamo a san Francesco d’Assisi, al Francescanesimo e alla storia medievale della Chiesa, materia della quale Accrocca è grande esperto.
Il nuovo pastore della Chiesa beneventana sarà ordinato vescovo il prossimo 15 maggio, solennità di Pentecoste, alle 17, presso la chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù, a Latina. Scelti anche i tre vescovi ordinanti, così come previsto dal Pontificale romano. Si tratta dei monsignori Mariano Crociata, vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, ordinante principale; Andrea Mugione, amministratore apostolico di Benevento, co-ordinante principale; Giuseppe Petrocchi, arcivescovo metropolita dell’Aquila, co-ordinante principale.