“Ho sentito la vita politica come un dovere e il dovere dice speranza. Prendendo in prestito le parole di don Luigi Sturzo, ho accettato l’invito di tanti amici a correre come candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative. Non una battaglia di retrovia, personale o di rivalsa, come qualcuno vorrebbe far crede non avendo altri argomenti. Ho percorso gli onori della politica fino al massimo organo della Repubblica e non ho altro da chiedere. Sento il dovere morale di questa battaglia perché San Giorgio del Sannio sta sfiorendo tristemente nella grettezza e nella povertà. Non posso restare indifferente, perché l’indifferenza è un male. Nel giorno della Resistenza occorre rammentare le parole di Antonio Gramsci”.
Con queste parole l’ex deputato sannita Mario Pepe annuncia la sua candidatura a sindaco di San Giorgio del Sannio per le prossime elezioni amministrative.
“Sarò – aggiunge Pepe – un sindaco traghettatore. Accanto a me ci saranno tanti giovani, professionisti seri e apprezzati, persone libere che non vedono nelle elezioni comunali un’occasione per rimediare alla propria incapacità di trovare un posto di lavoro. Prima del sindaco e dei candidati verrà la visione di futuro, dove San Giorgio dovrà essere una Città inclusiva, vivace, piena di giovani, verde, a misura di bambino, fulcro di un territorio vasto che può trainare sviluppo e cultura.
Una nuova classe dirigente – prosegue – avrà modo di farsi le ossa e di farsi apprezzare, realizzando le tante idee che già sono nero su bianco. Idee vere di cambiamento, non pallide ombre sul muro delle illusioni. A tal fine rinuncerò a qualsiasi delega attiva, sarò il Sindaco coordinatore di una Giunta forte. E lo farò senza percepire un euro, destinando lo stipendio a politiche sociali e sostegno ai giovani. In 5 anni il sindaco di San Giorgio del Sannio percepisce 150.000 euro. Non ne toccherò uno.
Con questo spirito di servizio – conclude Pepe – mi accingo alla battaglia più entusiasmante della mia vita. Non sarà una battaglia contro, ma una battaglia per”.
jacgio
25 Apr, 2016 a 13:01
Che tristezza. Geriatricamente triste. Dopo Mastella ecco Mario Pepe. La politica di questa provincia è ad un livello pessimo. Residuati bellici della politica ancora in campo, non vogliono abdicare, hanno ancora voglia di potere. Poltrone. Classica astinenza come i peggior tossicomani. E’ triste, che schifo.