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Al Vinitaly tanto Sannio con l’associazione ‘Aglianico del Taburno’

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Si è appena conclusa la 50° edizione del Vinitaly 2016, tenutasi a Verona dal 10 al 13 aprile: numerose le aziende dell’area di produzione dell’Aglianico del Taburno Docg, impegnate nella promozione di questo vitigno autoctono nelle sue varianti Rosato Rosso e Riserva.
Nel Taburno da sempre si produce Aglianico, vitigno dalle particolari caratteristiche organolettiche che esprime il meglio con l’invecchiamento; a disciplinare la produzione il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita ottenuta nel 2011.
Notevole la presenza delle aziende dell’area Aglianico del Taburno, che hanno promosso i loro prodotti: Caputalbus, Cantina del Taburno, Cantine Iannella, Cantine Tora, Fattoria la Rivolta, Fontanavecchia, Il Poggio, La Fortezza, Masseria Frattasi, Nifo Sarrapochiello, Ocone Vini, SantiQuaranta, Terre d’Aglianico, Torre a Oriente, Torre dei Chiusi, Torre del Pagus, Torre Varano e Votino.
A testimoniare l’impegno e la passione nella produzione di vini di alta qualità, è arrivato il riconoscimento 5 Star Wines Vinitaly 2016 meritato dall’Azienda Agricola di Torrecuso, Torre a Oriente, con il suo Aglianico del Taburno Doc “Don Curzetto” annata 2007.
Vinitaly, oltre ad essere una grande vetrina per il mondo del vino, è anche un momento di incontri, confronti e degustazioni: proprio durante la manifestazione si è tenuta una degustazione dell’Aglianico del Taburno Rosato Docg 2015 da parte delle aziende Cantine Iannella, Cantine Tora, Fattoria la Rivolta, Fontanavecchia, Il Poggio, Nifo Sarrapochiello, Terre d’Aglianico e Torre Varano; un prodotto, l’Aglianico del Taburno Rosato Docg, che suscita sempre più interesse e curiosità da parte dei consumatori, ma forse ancora poco conosciuto.
“L’Aglianico del Taburno resta uno dei grandi vini rossi nazionali – dichiara il presidente dell’associazione “Aglianico del Taburno”, Francesco Rillo -. L’associazione è costituita da un gruppo di produttori di Aglianico del Taburno: le aziende sono molte e differenti tra loro per dimensione e storia produttiva, ma troviamo nella mission il fine comune della nostra identità cioè quella di aumentare le conoscenze del territorio e di questo vitigno a noi molto caro, passando per la collaborazione tra le aziende associate e tutte le istituzioni locali”.