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Criticità della zona Asi di Ponte Valentino, Perifano scrive al commissario Grimaldi

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Il presidente del Consorzio Asi di Benevento, Luigi Diego Perifano, ha inviato una lettera al commissario delegato per l’emergenza alluvione, Giuseppe Grimaldi, per sottolineare le criticità dell’agglomerato industriale di Ponte Valentino.
“Vorrei sottoporre all’attenzione gli elementi di criticità persistenti nell’agglomerato industriale di Ponte Valentino, che – scrive Perifano – sono riemersi nella giornata del 13 marzo scorso a seguito di eventi piovosi nel bacino del fiume Calore sulla cui sinistra orografica è ubicata la zona 5 dell’agglomerato.
Sul punto – prosegue la missiva -, già nelle giornate immediatamente successive al 15 ottobre il Consorzio Asi ha segnalato sia un parziale cedimento degli argini alla sinistra del Calore in prossimità dell’impianto di depurazione, sia la necessità di una pulizia dell’alveo: intervento, quest’ultimo, ancor più impellente in quanto all’interno dell’alveo si è verificato un eccezionale accumulo di detriti e arbusti legnosi trasportati dall’alluvione.
Tali segnalazioni – sottolinea la nota – sono rimaste allo stato prive di riscontro, e nella giornata del 13 marzo scorso l’evento piovoso richiamato ha determinato il parziale allagamento di una subarea nella Z5 ovvero nella medesima zona dove insiste l’impianto di depurazione consortile, che rappresenta una infrastruttura indispensabile per garantire l’effettiva operatività delle aziende ad esso collegate, e per il cui pieno ripristino Codesto Commissario ha già programmato il relativo intervento. Sicchè, con la presente chiediamo di assumere le seguenti problematiche idrauliche dell’agglomerato quali prioritarie nell’ambito della procedura emergenziale.
In particolare, il ripristino difese arginali pre-esistenti sulla sponda sinistra del Calore; la pulizia degli alvei dei fiumi Calore e Tammaro, con contestuale risagomatura; la demolizione del vecchio ponte sul fiume Tammaro.
Giova segnalare – spiega Perifano – che si tratta, nel loro complesso, di interventi indifferibili e tutti finalizzati alla messa in sicurezza dell’agglomerato, che, se non effettuati, vanificherebbero anche le opere già realizzate nell’immediata fase postalluvionale. Per una migliore definizione delle problematiche tecniche, il settore tecnico consortile e ovviamente a disposizione per fornire ulteriori chiarimenti e/o documentazione.
E’ nostra opinione – concludono dall’Asi – che le misure di messa in sicurezza innanzi evidenziate attengano alla fase emergenziale, ed in tale contesto debbano essere attuate. La gravità delle questioni sottoposte alla sua attenzione è, con ogni evidenza, tale da richiedere un immediato riscontro in termini di esecuzione degli interventi necessari, anche per scongiurare ulteriori danni all’agglomerato di Ponte Valentino ed alle aziende ivi insediate”.