CRONACA
Benevento, oggetti “misteriosi” nella fontana di Via del Sole. E sui social esplode il caso: esoterismo o goliardata?
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GUARDA VIDEO E’ di quelle scene che inducono curiosità e anche un po’ di timore, quella che oggi si è mostrata agli occhi di coloro che si sono trovati a transitare per via del Sole a Benevento, proprio sotto la Villa Comunale. Il luogo scelto dall’anonimo regista è la fontana situata sul muro di cinta della villa, divenuta set d’eccezione per un film dal genere ancora difficile da decifrare.
Gli oggetti che interpretano il ruolo da protagonista e allo stesso tempo ne tracciano il contesto scenografico conducono a un horror muto, sarebbe meglio dire pseudo-horror, che lancia un messaggio ancora tutto da chiarire: un teschio a forma di calice con un coperchio improvvisato dal quale pendono dei cavetti che fungono da capelli, una tastiera da computer impiastricciata di cenere che fa da vassoio a bambole in miniatura, mouse, batterie, ciondoli e orecchini, lucchetto, coltelli di ferro e plastica, maniglia, cavo usb, cuffiette e per finire un piatto con materiale gelatinoso adagiato su un tappetino rosso scuro, hanno trascinato subito la mente degli occasionali spettatori a sequel di riti satanaci e a stregonerie.
Tanto è stato forte l’impatto che le tracce di questo film indistinto sono state subito condivise sui social e, in particolare, sulla pagina Facebook “Sei di Benevento se”, dove si sono susseguiti commenti numerosi, inviti a “stare attenti”, a “non toccare con le mani”, ironie sul ritorno delle streghe in città e l’immancabile riferimento alle “fatture inevase”, e dove qualcuno si è perfino improvvisato esperto dell’argomento.
Di certo, secondo chi questi temi li studia da una vita e che si rifanno ad una simbologia ben precisa che lascia poco spazio all’improvvisazione e ai cambiamenti, si tratterebbe, però, solo di una goliardata: lo studioso di storia locale, Enzo Gravina, da noi interpellato sulla vicenda per capirne di più, ha fugato ogni dubbio: “Le fontane e i luoghi all’aperto – ci ha riferito – non sono affatto legati ai riti satanaci, che, invece, vengono fatti in posti nascosti e chiusi”. Lontano, dunque, da occhi curiosi e indiscreti.