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Salute

Ludopatie, un convegno ne spiega i rischi e analizza il territorio: “L’8% del Pil sannita destinato al vizio del gioco”

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GUARDA VIDEO Prevenire, sensibilizzare ed informare sulle gravi e reali conseguenze del gioco d’azzardo, portando alla luce i dati raccolti a Benevento e nel Sannio. In questo modo sono stati evidenziati i rischi connessi all’attuale sistema di controllo e sono nate delle proposte per evitare e curare le patologie che ne derivano, provando ad arrestare la diffusione soprattutto tra i minori.

Questi gli obiettivi del convegno “Quando il Gioco non è più un gioco”, ospitato questo pomeriggio nel salone di Palazzo Paolo V e derivato dalle attività svolte in merito alla campagna contro le ludopatie promossa dall’Ambito B1 in collaborazione con l’associazione di volontariato “Vivere Dentro”.

“Attraverso dei focus group portati avanti dalla psicologa del nostro centro, Giulia De Luise – ha spiegato Maria Teresa Forte, coordinatrice dell’associazione – abbiamo analizzato la diffusione della patologia sul territorio sannita. Vogliamo offrire un supporto concreto a tutti coloro che vogliono avviare il difficile cammino per “uscirne fuori”.

I dati emersi dalle parole dei relatori presenti sono allarmanti. Si parte da un 7,1% del reddito pro capite utilizzato per il gioco d’azzardo fino ad arrivare ad una stima anora più grave. L’8% del Pil dell’intera provincia, infatti, è utilizzato per soddisfare il vizio del gioco. Un’analisi territoriale, quindi, che desta molte preoccupazioni.

”Questa è la malattia della speranza e della solitudine”: in una dichiarazione forte il commissario straordinario dell’ASL BN1, Gelsomino Ventucci, ha riassunto la grave problematica: speranza di risollevare in qualche caso la difficile situazione economica, nella quale potrebbe trovarsi un giocatore, ma anche la speranza di una vita migliore divenuta irraggiungibile.

“Il servizio sanitario pubblico – ha spiegato Ermenegildo D’Angelis, Dirigente Psicologo dell’Unità Operativa Complessa Dipendenze Patologiche (SERD) – deve essere un punto di riferimento per tutti coloro che hanno bisogno di un aiuto. E’ un nostro compito ascoltarli e guidarli al meglio verso il superamento della patologia”.

Le dichiarazioni nel servizio video.

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