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Rifugiati, precari, disoccupati e senza casa: a Benevento un corteo per il ‘diritto ad un’esistenza degna’

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“Nonostante le giuste proteste dei migranti nelle scorse settimane, in gran parte dei centri di accoglienza per richiedenti asilo nella Provincia di Benevento e in città continuano ad essere poco consone e al limite della dignità le condizioni di vita dei rifugiati ancora trattati come oggetto di arricchimento per qualcuno anziché come esseri umani”. Lo scrivono in una nota lo Sportello per i diritti di cittadinanza “Welcome Refugees” e il L@p Asilo 31.
“Condizioni di sovraffolamento, mancato pagamento dei ticket giornalieri, cibo razionato e cucine non accessibili, mancanza di mediatori culturali e di attività di integrazione, limitazione della libertà di circolazione, risse incontrollabili sono all’ordine del giorno nei centri gestiti dal più grande consorzio della nostra provincia in materia di accoglienza migranti, che non garantisce condizioni di vita decenti e soprattutto non utilizza i soldi ricevuti per il lavoro di integrazione che invece è un diritto dei richiedenti asilo e rifugiati politici.
Una condizione incivile – aggiungono – che mostra come i migranti siano soltanto l’anello debole della catena senza alcun elementare diritto. A dispetto delle credenze dilaganti e delle menzogne diffuse queste persone che scappano da guerre spietate come quelle scatenate dall’isis o da guerre che stesso i governi occidentali hanno creato rappresentano oggi un ghiotto affare per le cooperative che gestiscono l’accoglienza e che gestiscono posti di lavoro sempre più precari e malpagati.
Inoltre proprio i rifugiati di queste strutture ancora non ricevono i permessi di soggiorno che invece per loro diritto dovevano avere dal primo giorno di residenza nella nostra città. Inspiegabilmente a distanza di mesi la Prefettura di Benevento e la Questura ritardano il rilascio di questi documenti necessari a garantire la libertà di circolazione che invece viene sistematicamente impedita o ridimensionata.
Il giorno venerdì 20 novembre – concludono – ci sarà un corteo in città per rivendicare reddito diretto e indiretto per chi subisce ogni giorni le contraddizioni di un sistema economico sempre ingiusto e ricco di contraddizioni. Precari, disoccupati, senza casa, studenti sfileranno per le vie della città per il diritto ad una esistenza degna, ad un reddito di vita, all’accesso gratuito ai servizi, all’accesso alla cultura e agli spazi sociali per un’accoglienza degna per i nuovi membri della nostra comunità.
Invitiamo tutti i richiedenti asilo e rifugiati politici a partecipare alla manifestazione per chiedere al Prefetto di Benevento migliori condizioni di vita nei centri di accoglienza e accesso immediato la permesso di soggiorno che consente la libera circolazione ai migranti. I precari italiani sono nella stessa condizione dei precari di altre nazionalità e solo uniti possiamo avere prospettive di vita migliori. Uniti si vince!”.