Fortore
San Giorgio la Molara, a Calise strada ancora interrotta: i cittadini chiedono la riapertura
A 15 giorni dall'esondazione del Tammaro, la strada Provinciale 58 è ancora inagibile, all'altezza del ponte di Calisi. Il collegamento, per alcuni comuni del Fortore, resta dunque interrotto e gli abitanti della zona isolati dal capoluogo.Ascolta la lettura dell'articolo
A 15 giorni dall’esondazione del Tammaro, la strada Provinciale 58 è ancora inagibile, all’altezza del ponte di Calisi. Il collegamento, per alcuni comuni del Fortore, resta dunque interrotto e gli abitanti della zona isolati dal capoluogo.
Per questo motivo, nella mattinata odierna, si è svolto un sopralluogo dei tecnici della Provincia di Benevento e del Genio Civile, con la partecipazione dei sindaci di San Giorgio la Molara e Pago Veiano. Ad aspettarli, numerosi abitanti della zona, provati dalla stanchezza e ormai esasperati dalla situazione di abbandono nella quale si sentono lasciati e dalla sensazione che qui, in queste zone, l’orologio si sia fermato al 15 ottobre.
Ma il sopralluogo, finalizzato a stabilire se vi fossero o meno le condizioni per la riapertura della strada, ha dato esito negativo.
Come documentato da NTR24, il 15 ottobre scorso la strada era stata asportata dalla furia delle acque, lasciando integra solo parte della fondazione.
Oggi, la strada risulta nuovamente percorribile, ma resta chiusa al traffico.
“In queste condizioni – ha dichiarato il responsabile del Servizio Viabilità della Provincia – non vi sono i margini di sicurezza per la riapertura della strada”. In caso di nuove piogge infatti, vista l’enorme quantità di fango e detriti depositatasi, la sede stradale potrebbe essere invasa dall’acqua, con grave pericolo per l’incolumità delle persone.
Alla luce del sopralluogo odierno, il piano d’intervento stabilito dai tecnici intervenuti prevede che nei prossimi tre-quattro giorni la Provincia realizzi opere di regimentazione delle acque lungo le fasce laterali alla sede stradale, nei terreni ricadenti sia nel comune di Pago Veiano che in quello di San Giorgio la Molara. Solo a seguito di tali lavori, i tecnici della Provincia e del Genio Civile effettueranno un nuovo sopralluogo che, se darà esito positivo, porterà alla riapertura della strada.
Superata la fase emergenziale, a questo primo intervento dovranno poi seguire opere di ben maggiore portata, volte alla risistemazione generale dell’alveo e dei luoghi. Dunque tutto rimandato alla prossima settimana. Per ora, agli abitanti del luogo non resta che continuare ad attingere alle proprie forze, oltre che per per cercare di risollevarsi dal disastro subito, anche per convivere con un isolamento forzato sempre più avvilente.
Gli studenti di San Giorgio la Molara, Pago Veiano e Molinara – che già prima dell’alluvione impiegavano oltre mezz’ora per raggiungere il capoluogo – dovranno sopportare ulteriori disagi, svegliandosi all’alba per raggiungere in qualche modo le proprie scuole.
Infine alle attività commerciali, artigianali e produttive della zona non resta altro che la speranza di un’apertura immediata della strada, per provare a far ripartire le proprie attività, pur sempre nei limiti che i danni subiti hanno causato.
Massimiliano De Cesaris