Sindacati
Mobilità dei lavoratori provinciali, i sindacati dicono no: “A rischio salari, professionalità e bisogni reali del sistema”

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“Il decreto contenente i criteri per la mobilità del personale provinciale è da modificare. Lo schema attualmente all’esame della Corte dei Conti è gravemente viziato sia sotto il profilo formale che sostanziale”. E’ quanto dichiara il segretario responsabile della Uil Fpl di Benevento, Antonio Pagliuca.
“Questo decreto – spiega Pagliuca – si presenta come una rigida architettura di compiti e tempi, quando invece dovrebbe far perno sulla tutela e sulla valorizzazione delle conoscenze e competenze del personale, che sono il vero e unico patrimonio della Pubblica Amministrazione. Approvandolo così com’è, si darà il via a una mobilità selvaggia”.
Come Uil Fpl ribadiamo al Governo di confermare i principi della legge n. 56/2014 per il mantenimento della retribuzione in godimento di tutti i lavoratori, sia per le voci fondamentali che per quelle accessorie. Il Governo pare voler recuperare il ritardo accumulato sul complessivo processo di riordino saltando a piè’ pari il passaggio in Conferenza Unificata.
E dimostra così di considerare una perdita di tempo non solo il confronto con le organizzazioni sindacali, ma anche quello con le Regioni, le Province e i Comuni, principali attori delle procedure di mobilità. Questa mancata condivisione preventiva rischia di avere effetti tutt’altro che positivi sulla successiva fase attuativa del percorso.
“Confidiamo – conclude Pagliuca – nella possibilità di intervenire sul testo per correggerne le storture e puntare di più sulla valorizzazione dei lavoratori e delle loro conoscenze e competenze professionali.”