Religione
Gay Pride, la chiesa evangelica “Fiumi di Grazia” dissente: “L’omosessualità è un problema e un peccato”

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“La vera famiglia, quella voluta da Dio, è data dall’unione matrimoniale tra un uomo e una donna”: E’ quanto dichiara il pastore della chiesa evangelica Fiumi di Grazia di Benevento, Roberto Sferruzzo, in occasione del Gay Pride in programma domani in città e si fa portavoce della comunità cristiana-evangelica nel dissentire sull’evento anche se annuncia che “non ci sarà una contro-manifestazione, auspicando in un dialogo costruttivo”.
Nel riportare un versetto della Bibbia secondo cui “Dio creò maschio e femmina e li invitò a moltiplicarsi”, il pastore Sferruzzo sostiene che “quello cristiano è un messaggio in controtendenza”, contro cui “società, istituzioni e rappresentanti politici soffiano, considerando normale il movimento gay”, tanto da spingere “in maniera sconvolgente e assolutamente imparziale anche il Comune di Benevento a dare il suo patrocinio a favore di questo evento”.
“Noi come chiesa Cristiana Fiumi di Grazia – si legge nella nota del pastore – rispecchiando il pensiero del mondo evangelico pentecostale, operiamo un distinguo tra il problema omosessualità e la persona “omosessuale”: la persona va amata, compresa e ascoltata in quanto tale, e soprattutto aiutata, mentre il problema è un contrasto che va riconosciuto, affrontato e risolto. Perché esso è una deviazione definita dalla Parola di Dio, qualcosa di innaturale. Una volta riconosciuto il problema arriva la buona notizia; dall’omosessualità si può essere liberati, perché Dio è potente da liberare da questo che non è un modo diverso di pensare la propria sessualità, ma un legame spirituale”.
“Dal punto di vista biologico – aggiunge Sferruzzo – possiamo dire con chiarezza che fino ad oggi nessuna ricerca o studio scientifico abbia dimostrato che l’omosessualità sia dovuta ad un fattore genetico, diversi studi hanno invece determinato che si tratta di una forma di legame e deformazione del proprio indirizzo di genere, dovuto a una serie di cause e problematiche che possono avere vari fattori scatenanti e che, cosa molto importante, può essere risolto e corretto; anche gli studiosi, psicologi in particolare, affermano che l’omosessualità non è una via senza uscita, ma anzi vi si può uscire e si può vivere pienamente la propria identità di genere.”
“Sono tante – continua la nota – le persone che sono state liberate, persone vittime di questo legame, e in tanti lo possono testimoniare con la propria famiglia, la propria moglie e i loro figli. E’ possibile uscire fuori per vivere una vita secondo il volere di Dio. La parola di Dio affronta questo come altri peccati, perché il problema non è solo l’omosessualità ma la condizione di peccato, di separazione da Dio.”