POLITICA
Mensa scolastica sospesa, Cicatiello (Sel): “Spaccato inquietante. Moschella si dimetta”

Ascolta la lettura dell'articolo
“Quanto emerso dalla inchiesta/dossier di Altrabenevento, rispetto allo stato dei fatti nella questione” Ristorò”, rappresenta senza dubbio uno spaccato inquietante della vita della nostra città”. Lo afferma in una nota il coordinatore provinciale di Sel, Lorenzo Cicatiello.
“Violazioni contrattuali, inefficienza dei sistemi di controllo, ipotesi di coinvolgimento di vari enti preposti alle certificazioni di agibilità sanitaria e commerciale, atteggiamento arrogante da parte del management aziendale, violazione perpetua dei diritti dei lavoratori (uomini e donne colpiti nella loro dignità), – continua nella nota – sono la scenografia nella quale si svolge, stando al contenuto dei dossier ed alle impeccabili testimonianze dei dipendenti, un vergognoso attacco alla sicurezza alimentare di migliaia di bambini ed alla vita democratica di un intera comunità.
Bene ha fatto il Sindaco, nonostante la cifra del ritardo, a sospendere il Servizio Mensa in maniera immediata, ma riteniamo che tutto non possa essere relegato all’ approfondimento delle preposte autorità giudiziarie,nelle quali riponiamo assoluta fiducia.
Il prezioso contributo di Gabriele Corona e di Altrabenevento, – continua Cicatiello – hanno acceso i riflettori su questioni profonde, che hanno a che fare con l’ etica pubblica e la responsabilità amministrative.
La politica è agire, fondato, sul dovere di avere dei doveri verso gli uomini e le donne, della nostra città.
Sinistra Ecologia Libertà, chiede per queste ragioni, – aggiunge il coordinatore – le dimissioni immediate del Dirigente del Settore Moschella, per l’ atteggiamento con il quale ha ritenuto di dover affrontare una questione di tale importanze sociale per la nostra comunità. Su lavoro, diritti, trasparenza, democrazia, sicurezza sanitaria, – conclude – noi non faremo passi indietro, proponendo sempre una soluzione politica partecipata alternativa alla arroganza ed alla presunta autosufficienza al governo”.