Cittadini
Morosità delle associazioni, Daniela Basile attacca il Comune di Benevento

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“Il 17 maggio 2012 il sindaco Fausto Pepe costituì l’ennesima commissione composta da lui stesso, dall’allora assessore ai servizi sociali Scarinzi, dalla Caritas, dal Cesvob, da Confcooperative e da un avvocato per risolvere la problematica relativa ai fitti delle associazioni senza scopo di lucro, associazioni che in città svolgono un ruolo che meriterebbe encomi, elogi, premi, standing ovation da parte delle istituzioni tutte nessuna esclusa. Mi preme sottolineare che grazie a queste associazioni, che gratuitamente offrono servizi fondamentali ai cittadini quali assistenza ai disabili, agli anziani, agli studenti, alle famiglie, la città di Benevento può contare ancora del sostegno ai meno abbienti, ai figli di nessuno di cui ci si ricorda solo in periodo elettorale”. Così in una nota l’attivista politica Daniela Basile.
Il Comune di Benevento – spiega in un comunicato – usa le associazioni di volontariato, le contatta affidando loro degli utenti che necessitano di aiuto. Senza queste associazioni i servizi sociali e il Comune tutto non avrebbe potuto garantire nulla a causa del debito e dei tagli che lo Stato continuamente fa al sociale.
Tutti i sindaci d’Italia dinnanzi a questa situazione critica hanno creato coesione con le associazioni del terzo settore affidando loro sedi in comodato d’uso gratuito in cambio di servizi che se pagati costerebbero il triplo del fitto annuale di un locale, le elogiano, le premiano, le ringraziano.
Benevento come sempre – sottolinea la cittadina – è l’eccezione alla regola, usa i servizi e poi sfratta chi glieli rende gratuitamente! L’aspetto surreale è costituito dal fatto che l’assessore ai servizi sociali Panunzio dichiara che si sta adoperando per quantificare i servizi resi per poi azzerare i fitti ma dimentica di convocare il sindaco e il settore patrimonio per far bloccare le lettere di sfratto! Non solo tutti dimenticano, compreso il promotore della caccia indiscriminata ai morosi, il consigliere Zoino, che da un anno esiste un regolamento per la questione fitti associazioni e che non viene approvato per un cavillo dal Presidente della commissione Capezzone.
Insomma da un anno si aspetta e nessuno alza la voce, le barricate e pressa l’approvazione. Allora diciamola questa verità nuda e cruda: il comune di Benevento diffida da chi fa del bene senza scopo di lucro, alza le barricate e la voce per tutto eccetto che per il bene incondizionato ed è giunto il momento che tutti politicamente si assumano le responsabilità di quanto sta per accadere nel silenzio assoluto.
Questo episodio – conclude Daniela Basile – non può rimanere celato, soprattutto perchè nel 2012 tanti politici ivi compreso il sottosegretario Del Basso De Caro assunsero una netta posizione a difesa del terzo settore e contro gli sfratti, posizione che mai come oggi va dimostrata nei fatti”.