Comune di Benevento
Estorsioni ed usura a Benevento: Comune e Alilacco rilanciano l’intesa in favore della legalità
Ascolta la lettura dell'articolo
Dodici processi per racket ed usura, 112 imputati e moltissimi imprenditori liberati dal giogo dell’estorsione. E’ questo in sintesi il bilancio delle attività svolte dall’Alilacco, dal 2007 ad oggi, da quando l’associazione ha iniziato a collaborare con il Comune di Benevento. E proprio dalla sala consiliare di Palazzo Mosti che il presidente Amleto Frosi insieme con il sindaco Fausto Pepe ha voluto lanciare una seconda fase della partnership.
Una presa di posizione importante che arriva in un momento delicatissimo per il territorio. Le recenti operazioni delle forze dell’ordine e le prime sentenze dei processi, infatti, parlano chiaro: il Sannio non è un’isola felice. Per questo diventa importante accendere ulteriori fari sul tema della criminalità organizzata e continuare a parlarne per far capire alle vittime di estorsioni ed usura che denunciando si può uscire da una spirale che porta solo alla morte delle attività.
“I commercianti – ha spiegato Frosi – devono capire che non sono soli quando denunciano e soprattutto non sono i soli”. Allo stesso tempo il referente di Alilacco chiede alle istituzioni di essere più presenti nella lotta alla camorra e non risparmia stoccate a chi vuole fare dell’Antimafia un palcoscenico per attirare l’attenzione senza però produrre risultati per i cittadini.
“C’è una crescente preoccupazione tra la popolazione a causa dei recenti episodi che si sono verificati – ha aggiunto il primo cittadino Fausto Pepe –. Noi siamo qui per dare un segnale concreto”. A breve, partirà anche una campagna informativa in città e a Montesarchio. Nel capoluogo caudino, però, l’iniziativa, al momento, non gode del patrocinio del Comune. Intanto, per monitorare la situazione a Benevento, l’Ente in collaborazione con l’intera società civile ha intenzione di promuovere un osservatorio per la legalità e diverse iniziative con gli studenti.