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Auser, lo scorso 15 gennaio “La Traviata” di verdi protagonista dell’incontro all’università della terza età

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Mario Stranges, già Presidente di Tribunale, ha con insolita passione, profonda conoscenza e fine intento divulgativo voluto mettere a disposizione dei presenti una delle più belle rappresentazioni dell’opera, quella tenutasi al Teatro La Fenice di Venezia il 18 Novembre2004 con gli artisti Patrizia Ciofi, Roberto Saccà e Dimitri Hvorostovsky affiancati da molti altri in ruoli secondari, direttore d’orchestra Lorin Maazel, alternando la narrazione e il commento della trama con la proiezione di brani musicali tra i più noti, quali quello del brindisi iniziale “Libiamo nei lieti calici..” o l’ultimo canto di addio e di amore di Violetta (‘Amami, Alfredo!’).

Siamo a Parigi nella metà dell’ Ottocento. C’è una gran festa nella casa di Violetta Valéry, una mondana famosa, la cui salute è gravemente minata. Un nobile, Gastone, presenta alla padrona di casa il suo amico Alfredo, che l’ammira sinceramente. Il giovane le dichiara tutto il suo amore e Violetta gli regala una camelia: rivedrà Alfredo solo quando sarà appassita. Violetta è innamorata, per la prima volta.

Ma la situazione, pur tra i fasti della mondanità e i piaceri della vita dissipata, non è priva sofferenza per la protagonista che infine soccombe alla tisi trascinando nel dolore il suo amato. In effetti è la storia di una prostituta e al centro dell’azione c’è il denaro, sullo sfondo dell’ipocrisia di una società svuotata di valori e fatua.

Infatti il denaro scorre a fiumi, è presente ovunque: nel preludio Violetta viene pagata dagli uomini del coro, nel bosco invece delle foglie cadono banconote dall’alto Banconote come foglie di ottobre in un autunno dell’anima, segnato dall’indifferenza alla sofferenza altrui. Il concetto base è quello di mostrare subito e chiaramente chi è e cosa rappresenta il personaggio di Violetta Valery la quale, sin dall’inizio, appare isolata ed estranea a tutto quello che le avviene attorno e solo Alfredo con il suo amore romantico riuscirà ad infrangere l’equilibrio stabile dei ruoli e restituire a Violetta l’anima perduta.

Ma il sogno romantico sarà destinato ad infrangersi. Patrizia Ciofi, nel ruolo di Violetta, è apparsa un personaggio carismatico presente sulla scena con notevoli doti attoriali, crescendo di atto in atto fino allo straziante abbandono tra le braccia dell’inconsolabile Alfredo.

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