Medio Calore
San Giorgio del Sannio, organizzazione della rete scolastica: l’assessore Camerlengo ringrazia il presidente Ricci
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“Con l’approvazione da parte della Giunta Regionale della Campania del provvedimento relativo alla programmazione dell’offerta formativa e dell’organizzazione della rete scolastica per l’anno 2015/2016 è passata in ogni sua parte, senza alcuna modifica o “ritocco” l’organizzazione elaborata dalla Provincia di Benevento”.
A scriverlo in una nota è Dina Camerlengo, assessore alle Politiche scolastiche e alla Cultura del Comune di San Giorgio del Sannio.
Una scelta – aggiunge – quella dell’importante organo regionale che ha adottato la proposta che ha incontrato il favore della maggior parte delle forze coinvolte nella concertazione, anche e soprattutto sulla base delle istanze delle comunità locali, autorizzando, altresì, innovativi indirizzi di studio per le Scuole Secondarie di II grado della provincia sannita.
Quale assessore alla politiche scolastiche e alla cultura del Comune di San Giorgio del Sannio, – scrive nella nota – desidero esprimere i sentimenti della più viva gratitudine da parte dell’Amministrazione, della famiglia scolastica e dell’intera comunità sangiorgese al Presidente della Provincia di Benevento, Claudio Ricci innanzitutto per aver proposto un’organizzazione equa, efficiente e intelligente dell’assetto delle autonomie scolastiche presenti sul territorio provinciale e, in modo particolare, per aver ottenuto il fatidico “Sì” affinché andasse in porto il matrimonio tra l’Istituto Superiore «Virgilio» di San Giorgio del Sannio, storico Liceo del Medio Calore dove si sono formate intere generazioni di professionisti, dirigenti e cittadini e il Liceo Artistico di Benevento, da anni privo di uffici di presidenza e di segreteria perché “appoggiato” al Convitto Giannone, come “tra color che son sospesi” in attesa di chissà chi….
Stando alla informazioni apparse sulla stampa locale in questi ultimi mesi, – spiega l’assessore – è stata una dura battaglia che ha fatto emergere delle palesi contraddizioni nelle fila di chi è stato paladino del “quieta non movere” che avrebbe sacrificato inspiegabilmente una dirigenza scolastica senza far comprendere a vantaggio di che cosa o di chi. Ma questa è un’altra storia!
Desidero, infine, – conclude Camerlengo – estendere i ringraziamenti e il plauso a tutti coloro, ed in particolare alle organizzazioni sindacali che hanno condiviso, sostenuto e supportato l’idea vincente, cogliendone la forza e la portata innovativa”.