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L’ambientalista Ercolini a Benevento per parlare di “Zero Waste”: “Serve osservatorio con componenti della società civile”

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Coniugare passione e conoscenze tecniche, utilizzare modalità “bottom up” ma perseguire il dialogo con i decisori politici. Questa in sintesi la strategia vincente raccontata domenica mattina al Museo del Sannio da Rossano Ercolini, vincitore del prestigioso Goldman Environmental Prize, esponente di punta del movimento Zero Waste, che ha lanciato da trent’anni in tutta Italia “i dieci passi” per arrivare a produrre zero rifiuti.
In tour per l’associazione “Impatto ecosostenibile”, Ercolini è stato introdotto rapidamente da Nicola Sguera, che, nel presentare il libro Non bruciare il futuro (Garzanti), ha ricordato come l’autore sia prima di tutto un maestro elementare, stante la consapevolezza che dall’educazione primaria partirà la consapevolezza ecologica diffusa. Sguera, con riferimenti a Eliot e Anders, ha reclamato, accanto alle buone pratiche, anche le “buone teorie”, che dovrebbero portare ad una vera e propria “ecosofia”.
Successivamente, Enrico Castiello, assessore all’Ambiente del Comune di Benevento, ha portato i saluti dell’Amministrazione, rivendicando il percorso virtuoso del capoluogo sannita dalla drammatica emergenza rifiuti del 2006 fino al 65% di raccolta differenziata, con l’adesione al progetto Zero Waste.
Giuseppe Apicella, presidente di “Impatto ecosostenibile”, nel presentare un denso video sulla questione, ha illustrato le battaglie dell’Associazione, spesso a sostegno di amministratori coraggiosi, appoggiati dalle loro comunità ma osteggiati dalle burocrazie politiche nazionali.
Ercolini ha, nel suo breve ma accorato intervento, rivendicato un forte radicamento nella comunità di Capannori, dove tutto è iniziato, ma anche la capacità di proiettarsi nel mondo globalizzato. Bisogna essere come gli alberi: le radici ben piantate a terra ma la chioma nel cielo. E la passione non deve insterilirsi in battaglie che da locali rischiano di diventare localistiche bensì, coniugandosi con scienza e conoscenze tecniche (expertise), essere concreto strumento di cambiamento, perché l’enpowering, il successo delle iniziative intraprese, mette vento alle vele, suscita entusiasmi in maniera contagiosa.
Insomma, Ercolini ha invitato ad evitare lo “sconfittismo”, ad essere sempre propositivi, avendo il coraggio di sfidare i decisori politici sulle questioni concrete e urgenti. Zero Waste non è, dunque, solo un modello specifico di azione ecologica virtuosa, ma può applicarsi a qualunque lotta per la tutela del territorio. Un bel messaggio ad un ambiente, come quello sannita, che spesso tende a difendere identità chiuse piuttosto che lavorare su possibili obiettivi condivisibili.
Molti gli interventi del pubblico. A chi obiettava come il Comune di Benevento avesse lasciato sulla carta il protocollo Zero Waste, Ercolini ha ricordato che tappa obbligata dovrebbe essere l’istituzione di un “Osservatorio Zero Waste” con almeno tre componenti della società civile. Si aspetta, dunque, la risposta dell’Assessore alla sollecitazione.