Titerno
Pontelandolfo, caso di Blue tongue in un allevamento: scatta il sequestro. Il sindaco Rinaldi rassicura: “Nessun pericolo”
Ascolta la lettura dell'articolo
La Febbre catarrale degli ovini arriva anche nel Sannio. Ad essere colpiti dall’infezione sono stati dei bovini di un allevamento di località Lombardara, a Pontelendolfo. L’azienda, a seguito di una segnalazione del Servizio Veterinario dell’Asl di Benevento, è stata sottoposta a sequestro con un’ordinanza del 12 novembre a firma del sindaco Gianfranco Rinaldi.
La febbre catarrale (o lingua blu) è una malattia animale che colpisce i ruminanti domestici e bradi tra i quali ovini, bovini, caprini e cervidi. Si tratta di un’infezione non contagiosa trasmessa da moscerini del genere dei Culicoidi. Non risulta che sia pericolosa per l’uomo, tuttavia potrebbe causare notevoli danni ai patrimoni zootecnici.
Secondo quanto si legge nel documento dell’amministrazione sannita, l’allevamento è stato sottoposto a sequestro. Gli allevatori, invece, dovranno mettere in atto tutte le procedure di profilassi specificate dalla normativa. In particolare sarà effettuato un censimento ufficiale degli animali presenti e dei luoghi dove l’insetto vettore potrebbe proliferare. Il bestiame, inoltre, non potrà muoversi e, insieme con le aree circostanti, dovrà essere sottoposto ad un trattamento specifico con insetticidi. Infine, i capi che il veterinario ufficiale identificherà come malati dovranno essere abbattuti.
Nonostante il provvedimento, però, la situazione resta sotto controllo: l’infezione al momento riguarderebbe solo un esemplare dell’allevamento. “L’azione messa in campo – ha commentato il sindaco Rinaldi – è stata tempestiva e a scopo puramente precauzionale. Stiamo aspettando – ha aggiunto il primo cittadino – che l’Asl termini le sue indagini per dissequestrare l’intera area”.
Al di là degli aspetti legali resta la sorpresa per la scoperta della malattia: non per la rarità, visto che è ampiamente diffusa nell’Europa mediterranea, ma per la tempistica. A contagiare gli animali, infatti, sono dei moscerini e per questo la Febbre catarrale è classificata come una malattia primaverile-estiva, quando cioè gli insetti proliferano. Vederla in periodo autunnale indica un chiaro cambiamento del clima con il quale allevatori ma non solo, dovranno iniziare a fare i conti.