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Vertenza Consorzi, riconosciuto il Tfr ai lavoratori del Bn1. Mancini: “Somme inferiori, ancora diritti non rispettati”

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“Dopo alcuni mesi di costanti richieste l’INPS, lo scorso 14 ottobre, ha notificato ai tre ex dipendenti del Consorzio Bn1, attualmente alle dipendenze dell’ASIA, il riconoscimento del Tfr”. A comunicarlo attraverso una nota diffusa alla stampa è il portavoce dei lavoratori, Piero Mancini.
“Purtroppo per i tre – si legge nel comunicato – la cifra riconosciuta dall’Inps è molto distante da quanto avrebbero dovuto percepire se il Consorzio avesse rispettato il Contratto Federambiente. L’importo è infatti di solo 3.892,61 euro a fronte dei 13mila spettanti, perché gli amministratori del Consorzio non hanno versato all’Inps quanto era dovuto ai lavoratori. Il Tfr è una parte di salario, differito, che spetta di diritto al lavoratore ed è intangibile.
Purtroppo – prosegue Mancini – la gestione dei Consorzi è stata caratterizzata da ‘poca professionalità e grande imperizia’ che è tutta ricaduta sui lavoratori, con gravissime conseguenze. Il Tfr è stato riconosciuto anche agli altri dipendenti del BN1. Una piccola somma per alleviare le gravissime difficoltà economiche e psicologiche che imprigionano da anni 121 famiglie.
Una riflessione, molto amara, – prosegue il comunicato – a questo punto è necessaria: oggi i lavoratori devono accontentarsi delle briciole per il suicida rifiuto della Cig in deroga. Oltre al licenziamento la maggioranza dei lavoratori, inquadrati nel terzo livello, hanno perso, fino ad oggi, più di 48mila euro. Come si dice, chi è causa del proprio male pianga sé stesso!
Ma chi, in modo lungimirante, aveva accettato da Cig in deroga – conclude Mancini – come male minore, non può nemmeno piangere sé stesso”.