Comune di Benevento
Strutture teatrali e culturali: due interrogazioni del consigliere Orlando

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Sono state presentate dal Consigliere Comunale Nazzareno Orlando due nuove interrogazioni che tendono ad avere chiarimenti su alcune questioni inerenti le strutture teatrali e culturali della città. Altre interrogazioni,presentate alcuni mesi fa e aventi ad oggetto la Rassegna Città Spettacolo, attendono ancora una risposta che avrebbe consentito di evitare polemiche in coincidenza con il Festival stesso. Si è ritenuto non procedere in questa direzione e, dunque, ecco il perchè di questa ennesima iniziativa che unita alla totale mancanza di informazioni pervenute alla Commissione competente (Cultura/ Turismo) di cui Orlando è Vicepresidente disegna lo stato dell’arte di un settore sempre più marginalizzato in contrasto con la definizione da sempre adottata di “città cultura”.
Di seguito il testo dell’interrogazione:
“Al Presidente del Consiglio Comunale
Dott. Giovanni Izzo
Oggetto : Interogazione a risposta scritta ed orale
Il sottoscritto Consigliere Comunale ,
-tenuto conto che si è appreso dalla stampa della chiusura di una storica sala cinematografica cittadina (Cinema/Teatro Massimo)
-tenuto conto che la stessa era ed è da considerarsi l’unica sala cittadina attrezzata per svolgere manifestazioni teatrali di allestimenti medio-grandi
-tenuto conto che negli anni passati ,grazie ad una apposita convenzione,la stessa era a disposizione dell’Amministrazione Comunale per un rilevante numero di giornate
-tenuto conto che sempre al suo interno si sono svolte la maggior parte degli spettacoli del nostro Festival nonché varie rassegne invernali e importanti convegni
Chiede di sapere
– se vi è l’intenzione di trovare possibili soluzioni che ne evitino la chiusura definitiva fermo restando la crisi economica evidente che non consente forti compartecipazioni
-se vi è l’intenzione ,quantomeno, di operare per garantirsi l’utilizzo della stessa senza la quale si uscirebbe inevitabilmente da alcuni importanti circuiti regionali e nazionali
– cosa l’Amministrazione ha in animo di attivare per sostenere l’imprenditoria culturale cittadina visto che la stessa vive un momento di drammatico deficit
– se l’Amministrazione ,nel frattempo, ha trovate soluzioni alternative tenuto conto che le altre sale cittadine, ad oggi, risultano quasi totalmente chiuse
In una città che da sempre si è dichiarata di “cultura” la chiusura di una sala o di una libreria smentisce di fatto, in automatico ,tale storica definizione.”