Valle Vitulanese
Cabib: il nuovo CdA abolisce le indennità di carica per presidente e consiglieri

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Come è ben noto, il Cabib svolge la propria attività nel settore della gestione delle risorse idriche dove opera in qualità di Ente Pubblico Economico, con natura di Azienda Speciale, svolgendo attività strumentale per conto dei Comuni consorziati.
L’attività è indirizzata alla gestione dell’intero ciclo delle acque all’interno del territorio di competenza, in cui il Consorzio svolge il Servizio Idrico Integrato per cinque dei sette Comuni consorziati mentre per gli altri due Comuni è ancora solo fornitore di acqua all’ingrosso.
Come è altrettanto noto, il 28 giugno scorso il Cabib ha eletto il nuovo presidente, Raffaele Scarinzi, ed i suoi nuovi consiglieri di amministrazione che sono: Angelo Aceto, Antonio Coletta, Erasmo Cutillo ed Isidoro Simeone.
Nel corso della prima seduta del nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio, tenutasi lo scorso 30 giugno, è stato deciso, tra l’altro, di non istituire alcuna indennità né per la carica di Presidente dell’Ente né per quella dei Consiglieri di Amministrazione o di componenti dell’Assemblea.
La decisione è stata assunta con unanime senso di responsabilità in considerazione dello stato di disagio sociale in cui vive una cospicua fascia di cittadini-utenti in questo particolare momento storico.
Il Consiglio ha quindi proceduto alla verifica dei livelli di spesa per il personale, livelli che sono molto lontani, dalle cifre veicolate nei mesi scorsi attraverso vari organi d’informazione e che hanno contribuito a dare del Consorzio una immagine di Ente “spendaccione”.
In particolare, prosegue il presidente Scarinzi, l’importo percepito dal direttore del Consorzio è di 3.200 euro mensili. Tale stipendio, così come quello percepito da ciascuno dei due responsabili d’Area, scaturisce null’altro che dall’applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
E’ stata altresì verificata, dice ancora Scarinzi, di incidere in tempi brevi sulla spesa per il prelievo e la distribuzione dell’acqua, valutando tutte le soluzioni per la riduzione dei costi relativi che hanno diretta ricaduta sulle tariffe applicate.
E’ stata data a tal fine immediata direttiva all’Ufficio Tecnico per la elaborazione di un progetto preliminare per l’efficientamento energetico degli impianti dell’Acquedotto del Taburno, da presentare al competente Assessorato regionale.
Gli interventi dovrebbero consentire di ridurre in maniera sensibile le spese di energia elettrica e di ammodernare l’impianto azzerando nel breve e medio termine la costosissima, periodica, riparazione di pompe e motori.
Inoltre, continua il presidente Scarinzi, è stata valutata la possibilità di realizzare una nuova condotta, dalle maggiori capacità, che consenta di utilizzare totalmente l’acqua delle sorgenti di Prata che raggiunge per caduta taluni serbatoi e quindi senza spese di energia elettrica per il Consorzio.
Infine, per consentire immediati effetti positivi sulla spesa e per non disperdere una risorsa preziosa, è stato chiesto ai Comuni consorziati ogni utile sforzo per la ricerca di finanziamenti per l’ammodernamento degli acquedotti interni, annullando o contenendo così le attuali, rilevanti perdite.