Sindacati
Welfare, Franzè (Cgil) e Petrillo (Cisl) chiedono tavolo tecnico al prefetto: “Lavoratrici senza stipendio da 24 mesi”

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“Le organizzazioni sindacali, ritengono necessario sensibilizzare l’opinione pubblica, sull’emergenza che persiste nel mondo dei servizi sociali, e che già altre volte abbiamo denunciato”. A dichiararlo sono i segretari della Fp Cgil, Giannaserena Franzè, e della Cisl, Attilio Petrillo, in una nota diffusa alla stampa.
“E’ di qualche giorno fa – scrivono i sindacalisti – un ultimo incontro tenutosi presso la Cgil, alla presenza delle lavoratrici dei diversi ambiti sociali, con le quali di fronte alle drammatiche condizioni di lavoro, e di gestione di quelli che sono servizi essenziali, rivolti alle fasce piu’ deboli della popolazione, e’ emersa la necessita’ di coinvolgere nuovamente la Prefettura, istituendo un tavolo tecnico”.
“Confidiamo – aggiunge la nota – nella sensibilità del nuovo prefetto, nei confronti di un settore cruciale per la tenuta sociale della provincia. Stiamo parlando di lavoratori, per lo più donne, altamente qualificate, precarie da più di dodici anni, non pagate da 24 mesi, che continuano a lavorare al fianco degli ‘ultimi’ ( disabili, tossicodipendenti, anziani, minori in difficoltà)”.
“La Regione Campania latita – attaccano Franzè e Petrillo -, non effettua le rimesse dal 2012, ha posto vincoli capestro che hanno comportato l’espulsione dal sistema per molte delle lavoratrici piu’ anziane in termini di servizio. Conseguentemente gli ambiti hanno ritenuto di ricorrere ad agenzie interinali e soggetti del terzo settore, il cui coinvolgimento significa minore qualita’ dei servizi e trattamenti economici molto peggiorativi per le operatrici”.
“L’inadeguatezza del Welfare State – concludono Cgil e Cisl -, il suo essere fintamente e solo apparentemente garantito dai comuni della provincia, e’ il sintomo di quanto lo stesso sia troppo spesso concepito quale strumento della politica… anziché essere strumento di benessere per i cittadini. Ci auguriamo un cambio di direzione dai nuovi amministratori comunali, da poco insediatisi, e dal prefetto”.